“Siamo letteralmente scioccati dall’arroganza e dalla protervia dell’amministrazione comunale” – è quanto si legge in una nota del “Comitato no torre wi-fi Gabelletta” che, da oltre una settimana, ha inviato al protocollo del Comune di Terni una pec con allegata petizione di quasi 200 firme di cittadini residenti nel quartiere di Gabelletta, dove dovrà sorgere una nuova antenna con predisposizione srb per telefonia cellulare con tanto di torre alta 36 metri a ridosso di case e adiacente ad un campo da calcio frequentato da numerosi bambini.
Le firme sono state raccolte in meno di una settimana, al fine di chiedere con urgenza un confronto con l’amministrazione e un chiarimento circa le caratteristiche e l’impatto che tale struttura avrà sul futuro degli abitanti del quartiere di Gabelletta. “Confronto che avremmo gradito ci fosse stato precedentemente alla determinazione dirigenziale 2541 del 13/09/2021 – si legge nella nota del Comitato – che autorizza l’installazione dell’opera, in quanto siamo venuti a conoscenza solo a mezzo stampa di quanto stava accadendo”.
“Oltre a non aver ricevuto alcun riscontro alla pec, indirizzata al sindaco, agli assessori e a tutti i consiglieri comunali – si legge ancora nella nota – per tutta risposta pare che proprio in queste ore siano iniziati i lavori preparatori all’opera. Un affronto inaccettabile, alla faccia dei proclami al cambiamento nel nome della trasparenza e dell’azione nell’interesse dei cittadini che alcuni politici venivano a propagandare durante la campagna elettorale in queste zone”.
La richiesta del Comitato è quella di essere informato sulla valutazione degli aspetti di impatto ambientale, paesaggistico e sanitario che porta l’installazione di una simile struttura, anche alla luce della presenza di un’altra torre ripetitore gsm nelle prossimità rispetto a dove sorgerà il nuovo traliccio.
“Va considerato inoltre che l’area ad oggi ricade in zona per spazi pubblici attrezzati a parco, secondo quanto previsto dal prg, e a breve distanza si troverebbe un’ area adibita a servizi scolastici.
Il Comune di Terni – continua la nota – tra l’altro sembra non aver adottato alcun regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale di questi impianti e minimizzare così l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, come previsto dal recente decreto semplificazioni”.