Torna a Monteleone di Spoleto l'appuntamento con il "trekking del gusto" - Tuttoggi.info

Torna a Monteleone di Spoleto l'appuntamento con il “trekking del gusto”

Redazione

Torna a Monteleone di Spoleto l'appuntamento con il “trekking del gusto”

Gio, 18/07/2013 - 11:21

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Durante la Fiera di San felice, che ricorda l’antico baratto di scambio tra animali e prodotti della terra, per il secondo anno consecutivo il Trekking del gusto, che avrà inizio dalle ore 10 di domenica 21 luglio, porterà sapori, colori e aromi ad alta quota, in un’atmosfera unica, capace di riflettere tutto il fascino di Monteleone di Spoleto. Un percorso gastronomico itinerante in navetta dove i turisti, potranno assaggiare gratuitamente , per poi giudicare e votare, il piatto a loro più gradito, che si muoverà tra i sapori della tradizione, ma anche tra nuove e inventive ricette. Il farro Dop di Monteleone, abbandonata la sua veste di nutrimento povero, indosserà quella verde di cereale della salute, nutrimento di eccezionale salubrità e integralità, insieme a fiocchi e nastri dei giorni di festa, entrando in gioiose ricette della domenica.

Grazie allo studio condotto da Marilena Badolato, antropologa del gusto, scrittrice e giornalista enogastronomica, in collaborazione con i ristoratori di Monteleone di Spoleto, il farro sarà gustato in nuove e importanti preparazioni. I prelibati piatti dei nostri chef racconteranno questa parte della storia umbra, interpretando il gusto che questo territorio conserva in sé. Accanto alle più tradizionali zuppe fredde estive e insalate al farro, piatti di straordinaria efficacia gustativa, perfetto piedistallo per esaltare prodotti di grande qualità, si gusteranno gli gnocchi al farro, tipico piatto del giorno di festa, capolavoro di delicatezza e aromaticità e persino innovativi dessert al farro, dove alle tradizionali, ma non troppo, frolle con farina di farro ricoperte ai frutti di bosco, si affiancheranno il nuovo farro soffiato sposato a morbide mousse di cioccolato fondente profumato all’arancia, e persino un rivoluzionario tiramisù dove creme e gelatine al caffè si uniranno a savoiardi creati con farina di farro. Dessert che rappresentano una mirabile sintesi di tutto lo scibile gustativo possibile: consistenze diverse, acidità, dolcezze, toni vegetali, sapidità.

Come afferma Marilena Badolato – “In questo ambito, da antropologa alimentare, mi è sembrato importante introdurre anche un’altra novità, che sarà comunque storia: il Piatto di San felice. Piatto di festa, perché il giorno della fiera era giorno di festa, di scambi di profumi e di gusto, di colori, di allegria dopo il lungo inverno in montagna. Una creazione dove ai prodotti tipici della nostra Valnerina si affiancheranno ovviamente preparazioni al farro, in un grande piatto dove il turista – visitatore potrà trovare il territorio intero ad un prezzo contenuto, dando la possibilità a famiglie con bambini al seguito, di poter assaggiare le nostre prelibatezze, per trascorrere tutti insieme un giorno di festa tra prati, fiori e sapori di Monteleone. Il piatto di San Felice, estivo, affiancherà il piatto invernale di San Nicola, la celebre minestra di farro dei giorni di dicembre, come vuole il racconto agiografico portata dal santo in dono agli abitanti di Monteleone, ritualità di un sapore che si ripete ogni anno e che scandisce un importante ricordo per tutta la comunità”.

Questo piatto che il sindaco Marisa Angelini ha voluto rendere fisicamente presente sotto forma di un vero piatto in ceramica, decorato da un artista di Monteleone, Francesco Giovanetti , sarà consegnato in premio ai ristoratori a ricordo di questa manifestazione. Sul retro del piatto, come momento di riflessione sul valore del cibo come storia e come civiltà di popoli, questa breve dedica di affetto a tutti i monteleonesi: “ Un piatto contiene. Contiene ricordi, memoria di storie passate, di gusto perenne, di sguardo al futuro che cambia. Ricorda la storia di un borgo lontano nel tempo, luogo di incontro di popoli erranti, di eremiti e di santi, di favole e miti, di giorni di duro lavoro, di sopravvivenza, nel mondo che cambia e nella storia che insegna. Il piatto di San Felice, festa che cade nel mese più caldo, ricorda l’evento di un Santo legato al bestiame e alla terra, alla scambio e al baratto, alla stretta di mano per fare un contratto, alla gioia di un gusto ritrovato e oggi celebrato”.

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