Sul numero 3479 di Topolino (in edicola da mercoledì 27 luglio) 7 pagine dedicate al museo “Malakos”, la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa (oltre 600 mila esemplari catalogati).
Il fumetto Disney più amato di tutti i tempi da grandi e piccini, riserva ancora ampio spazio ai prodigi dei mari e abissi del pianeta custoditi a Città di Castello, nel suggestivo complesso di Villa Cappelletti, divenuto recentemente punto di riferimento di studi e progetti unici del “Museum National d’Histoire Naturelle (MNHN)” di Parigi, diretto dal professor Philippe Bouchet, uno dei massimi esperti del settore.
Nella rubrica “Topo Natura”, curata da Francesca Agrati (foto di Anna Fabrizi per Malakos e Adobe Stock), viene racconta con dovizia di particolari e classiche “nuvolette”, la storia delle “conchiglie delle meraviglie”. “E’ stata veramente una bellissima sorpresa vedere che, su Topolino, ci sono state dedicate addirittura 7 pagine – dichiara sorridente il Professor Gianluigi Bini, naturalista, biologo marino e malacologo di fama mondiale che ha fondato il museo – Per noi e Città di Castello è una bellissima pubblicità che, siamo sicuri, darà i suoi frutti. Per il museo è anche un giusto riconoscimento per i progressi fatti in questi anni sulla ricerca scientifica e l’opera di divulgazione che fanno le mie straordinarie colleghe, la dottoressa Debora Nucci, direttrice operativa del museo e responsabile del settore di educazione ambientale e la dottoressa Beatrice Santucci, da oltre un anno impegnata nella ricerca”.
“Malakos” è la collezione privata di conchiglie più grande d’Europa, con circa 600 mila esemplari catalogati. Il museo a Villa Cappelletti è il frutto del lavoro decennale del biologo Gianluigi Bini, fiorentino di nascita ma tifernate d’adozione, che ha raccolto e studiato circa 15 mila specie diverse, provenienti da ogni angolo del mondo. L’esposizione si compone di 40 teche e quasi 3000 esemplari, disposti come un viaggio esplorativo del mondo attraverso le conchiglie di tutti i mari. Malakos ospita al suo interno anche un’imponente barriera corallina, ricostruita da materiali di un sequestro del corpo forestale dello stato con specie mai viste.
Il polo scientifico Museo Malacologico “Malakos” è aperto al pubblico dal martedì al venerdì: 10-12.30 e 15-17, il week-end e festivi fino alle 18. Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio. Info: 349.5823613 – 075.8552119. www.malakos.it, info@malakos.it, FB e IG: museo malakos. Il Museo è su Google Arts and Culture ed è possibile fruire di foto ad alta risoluzione dei fotografi Anna Fabrizi ed Enrico Milanesi. Google Arts ad Culture: Museo malakos.