Todi

Todi, metà consiglio comunale firma mozione di sfiducia contro il sindaco Ruggiano

Metà consiglieri comunali di Todi firmano una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Todi, Antonino Ruggiano (foto), e della sua Giunta. Sono stati in 8 infatti ad aver firmato l’importante atto (protocollato in data 29 dicembre) che rischia di far finire il mandato amministrativo dell’attuale maggioranza prima del tempo. Oltre agli esponenti di minoranza, infatti, la mozione di sfiducia è stata sottoscritta anche dal presidente del Consiglio comunale Adriano Ruspolini e dal consigliere del suo gruppo Per Todi Filippo Sordini (ex Forza Italia).

A spiegare le motivazioni della mozione di sfiducia – che dovrà essere discussa entro 30 giorni – è Fabio Catterini (Civici X Todi). “Il Gruppo consiliare Civici X Todi – evidenzia – ha condiviso e promosso una mozione di sfiducia al Sindaco Ruggiano ed alla Giunta, sottoscritta e depositata dai Consiglieri appartenenti alle forze di opposizione rappresentate nel Consiglio Comunale, ossia le forze della coalizione elettorale composta da Civici X Todi, PD e Sinistra per Todi, con l’aggiunta di Todi Civica nonché dei due Consiglieri appartenenti al Gruppo Per Todi con Ruspolini, i quali in tal modo hanno inteso stigmatizzare e denunciare l’atteggiamento assunto dal Sindaco Ruggiano in questi primi mesi di mandato, in particolare in ordine alle vicende relative al Vicesindaco Ranchicchio ed alla gestione degli Enti Etab e Veralli Cortesi, sostanzialmente presi in ostaggio da Todi Tricolore e Fratelli d’Italia, che per ottenerne le presidenze non hanno esitato a far dimettere i lori rappresentanti, impedendo così ai due enti di funzionare.

Le modalità con le quali, dal punto di vista amministrativo e politico, sono state gestite queste vicende, hanno provocato lo stallo della macchina amministrativa, contrasti tra gli uffici, il blocco degli Enti, oltre ad un grave pregiudizio per l’immagine di Todi.

Non potevano essere tollerate le omissioni del Sindaco, – denuncia Catterini – che lascia al suo posto un amministratore che ha violato norme di legge, anche con risvolti penali in corso di accertamento, un  amministratore che ha dichiarato impunemente il falso, ha assunto incarichi in base a dichiarazioni mendaci e ricoperto cariche in situazione di incompatibilità; che non distingue tra interessi personali o partitici e ruoli amministrativi; un Sindaco che non reagisce neanche quando alcune forze politiche tentano di utilizzare gli Enti controllati dal Comune per soddisfare interessi partitici o personalistici, quasi fossero uffici di collocamento.

In ragione di quanto sopra la sfiducia al Sindaco ed alla sua Giunta era l’unico strumento per dare un ulteriore segnale di completo disaccordo con tali condotte, dalle quali i sottoscrittori della mozione hanno inteso prendere formalmente e fermamente le distanze”.