Il prossimo 13 gennaio alle ore 16:30 a Todi è in programma un evento di estremo rilievo, aperto a tutta la cittadinanza, dal titolo “Le forze che muovono la storia sono le stesse che muovono il cuore dell’uomo” che vedrà la partecipazione del dott. Ahmad Farhad Bitani, educatore e fondatore del Global Afghan Forum.
Tale appuntamento è in programma nell’ambito della mostra Migranti. La sfida dell’incontro, organizzata dalla Caritas della Diocesi Orvieto – Todi insieme all’Associazione Culturale Matavitatau, visitabile fino al 14 gennaio prossimo.
Il dott. Bithani sarà protagonista, nella stessa mattinata del 13 gennaio, di un incontro con i ragazzi delle scuole superiori in un appuntamento a loro riservato alle ore 09,30 presso l’Aula Magna del Liceo Jacopone da Todi al quale seguirà, nel pomeriggio, l’appuntamento pubblico presso la chiesa della Nunziatina, sede della mostra.
Ahmad Farhad Bitani nasce a Kabul il 20 settembre 1986. E’ figlio di un generale dei mujaheddin, uno degli uomini più fidati del presidente Karzai. Questi lo invia a Roma come addetto militare dell’ambasciata. Farhad viene iscritto all’accademia militare di Modena, dove prende i gradi di capitano; due anni dopo si trasferisce alla scuola militare di Torino. Fra il 2006 e il 2011 fa la spola fra l’Italia e l’Afghanistan.
Nel 2011, durante un periodo di licenza in Afghanistan, subisce un attentato da parte di un commando di Talebani. Sopravvissuto miracolosamente all’attacco, inizia una riflessione sulla propria vita che lo conduce a un radicale cambiamento: depone le armi, chiede ed ottiene asilo in Italia, dove inizia un capillare lavoro di informazione e dialogo interreligioso e interculturale.
Dopo la pubblicazione, nel 2014, del suo libro “L’Ultimo Lenzuolo Bianco” diventa protagonista di numerosissime conferenze in Italia e non solo, in cui racconta la sua esperienza in Afghanistan e il percorso di riflessione e cambiamento intrapreso dal suo arrivo in Italia. Particolarmente significativa è la testimonianza che porta nelle scuole, dove diventa punto di riferimento per molti giovani alla ricerca di risposte di fronte alle sfide del presente.
E’ socio fondatore del Global Afghan Forum, un’organizzazione di giovani afghani residenti in diversi paesi del mondo che lavorano per la costruzione di una comunità umana più educata, prospera, sicura e giusta.