dal nostro inviato
Leonardo Fabrizi
SANREMO – La chiave di lettura è quella che potrebbe far pensare ad una sorta di rinascita di cio’ che da 59 anni, e per una settimana l’anno, non fa dormire sonni tranquilli agli addetti ai lavori e non solo.
Tanto che la manifestazione non è ancora iniziata e già si pensa alla 60.ma edizione. Il direttore artistico e presentatore Paolo Bonolis ha cercato di cambiare formula con la speranza di rendere il tutto non solo più interessante ma anche il più innovativo possibile. Per scoprire questa edizione più da vicino Tuttoggi.info seguirà i momenti salienti della più blasonata manifestazione canora italiana con reportage, curiosita’ ed interviste esclusive.
Fra poco si aprono le danze con i sedici cantanti della categoria Artisti che saranno votati da 300 persone presenti all’Ariston.
Il primo incontro è con Mario Lavezzi e Alexia che canteranno insieme “Biancaneve”. “Cercavo un’interprete con la giusta grinta…una Biancaneve vestita da strega” dice Lavezzi “e l’ho trovata in Alexia, è trascinante, basta guardarla per sentirsi trascinato da lei”. Da parte sua Alexia promette “stasera voglio mangiare il palco. La mia vita? Da quando sono diventata mamma è cambiata totalmente e sono felicissima”.
Poco prima delle 18 arriva Fausto Leali che ricorda quei Sanremo in cui “la canzone era stata messa da parte, in secondo piano”. Non è il caso dell’edizione 2009 dove la voce più roca e aggressiva della penisola presenterà “Una piccola parte di te”.
Intanto davanti all’Ariston si è ritrovato un gruppo di ragazzi della federazione giovanile dei Comunisti italiani che ha intonato cori contro Povia, l’artista. al centro delle polemiche, e ormai da settimane, la sua canzone “Luca era gay” contro la quale si sono scagliati contro, fra gli altri, Franco Grillini dell’Arcigay e l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace che hanno definito il testo “omofobo e discriminatorio”. Per domani, alle 20.30, è atteso il sit-in pacifico del “Comitato di liberazione da Povia” allo scopo di diffondere l'idea che “una reale uguaglianza di diritti per tutti” sia possibile