Le Segreterie territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL-USB e le RSU TK-AST, nella tarda serata del 16 dicembre 2020, hanno raggiunto una pre-intesa sul piano industriale ponte.
Diversi sono gli impegni assunti dall’azienda dopo il serrato confronto con le Organizzazioni Sindacali:
– Viene confermato almeno un milione di tonnellate di acciaio fuso che garantiscono gli attuali assetti industriali e commerciali;
– gli organici saranno confermati ai livelli attuali fino al 30 settembre 2021 e il reclutamento di almeno 17 lavoratori somministrati usciti nel mese di giugno 2020;
– 20 milioni di euro di investimenti, dei quali 7 milioni per il completamento del “progetto scorie”.
Altri progetti citati nel testo saranno discussi e perfezionati nelle sedi opportune con le RSU.
Un impegno particolare si riscontra sulla salute, ambiente e sicurezza rafforzando e valorizzando il protocollo firmato dalle Organizzazioni Sindacali e dall’azienda in sede Prefettizia;
– Le eventuali uscite dei 31 impiegati saranno volontarie ed incentivate con la procedura da aprire dopo lo sblocco dei licenziamenti, evitando le fattispecie previste dalla legge anti-covid che poteva già prevedere l’apertura del provvedimento. Contestualmente saranno stabilizzati operai somministrati in eguale misura alle uscite.
– Riconfermata l’ultrattività della contrattazione di secondo livello e la possibilità di un nuovo premio da valutare.
– Rispetto agli andamenti economici e produttivi- entro il 31 marzo 2021.
“Le Organizzazioni Sindacali ritengono positiva ed importante la pre-intesa raggiunta – si legge in una nota congiunta – in quanto garantisce i temi principali relativi al mantenimento dei livelli industriali, occupazionali e salariali dei lavoratori. Tale obiettivo non era per nulla scontato, vista la particolare fase pandemica, il processo di disimpegno da parte della ThyssenKrupp e alle iniziali dichiarazioni del management aziendale di Acciai Speciali Terni”.
“Ancora una volta si dimostra che le buone relazioni sindacali portano risultati importanti per i lavoratori e per il territorio – proseguono i sindacati – Il percorso si concluderà con l’incontro al MISE, dove come organizzazioni sindacali ribadiremo la strategicità del sito integrato e delle sue produzioni. Auspichiamo, altresì, che il Governo, le istituzioni locali e la politica tutta, facciano la propria parte, attuando azioni fondamentali che abbiano l’obiettivo della valorizzazione del sistema manifatturiero territoriale e nazionale con particolare riferimento alle produzioni siderurgiche compatibili con la sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.