Diciotto milioni di euro nell’ultimo quinquennio per mettere in sicurezza i territori dal rischio idrogeologico e per regimare i corsi d’acqua, tra cui, soprattutto, il fiume Nera, in particolare in zone urbane e produttive. Sono i numeri resi noti dal presidente del Consorzio di Bonifica Tevere-Nera, Massimo Manni, che spiegano l’attività del Consorzio e gli interventi per il settore produttivo e per i cittadini.
“Uno sforzo economico massiccio – afferma il presidente Manni – e un parco progettazione di primissimo livello, riconosciuti dagli operatori economici, dalle istituzioni e dai cittadini che ha permesso di cambiare il volto di gran parte delle nostre aree, oggi più sicure e più attrezzate anche ad affrontare eventuali emergenze”.
Manni ricorda anche i molteplici accordi di programma che sono stati sottoscritti con i Comuni, le Università agrarie ed i domini collettivi per la manutenzione e lo sfalcio dell’erba di strade vicinali ed interpoderali. “Senza il Consorzio – specifica sempre il presidente – chi eseguirebbe queste attività? I cambiamenti climatici non sono un’invenzione mediatica, tutt’altro.
Sono presenti e reali e il nostro territorio non ne è immune. Se non si interviene tempestivamente non si fa una buona prevenzione e senza una buona prevenzione si creano le condizioni per i disastri ambientali che abbiamo visto purtroppo altrove, senza contare che questi portano poi danni enormi all’economia e alla sicurezza sociale”.
Gli investimenti non si fermano. Il Consorzio ha infatti messo in programma una serie di interventi in agricoltura per l’irrigazione, prevedendo altri 2milioni di investimento solo per il 2020. “In questi ultimi anni – sottolinea Manni – la stagione irrigua si è molto allungata a causa proprio dei cambiamenti climatici ma l’assistenza ai contribuenti è stata sempre garantita senza interruzione del servizio. Entro il 2020 effettueremo lavori di potenziamento di una parte di condotta dell’impianto a pioggia nella conca ternana con progetti che daranno risposte concrete e di qualità a tutto il settore.
In queste ultime settimane – riflette poi il presidente – abbiamo assistito al ritorno di una vecchia polemica su quella che è conosciuta come la tassa Tevere-Nera. Giova ulteriormente precisare che gli introiti del prelievo vengono reinvestiti quasi totalmente in interventi e progettazioni. Non è un obolo vessatorio ma un investimento per il territorio, per le aziende e per i cittadini. Sbaglia chi fa polemica spicciola perché non si rende conto che così si scalfisce la fiducia della gente nei confronti di un’istituzione, come il Consorzio, che non lavora contro ma per l’interesse di tutti. Anche di chi polemizza”.