E’ prossima al ko l’industria turistica dell’Umbria che nella giornata di apertura del World Travel Market a Londra, tra i più grandi eventi del settore a livello mondiale, ha dovuto contare diverse disdette di tour e coach operator che avevano opzionato molti pacchetti per il 2017. Una decina gli albergatori umbri presenti nella capitale inglese nello stand dedicato all’Umbria. A Tuttoggi.info hanno raccontato di una giornata a dir poco infausta, come era però facilmente prevedibile: l’industria del turismo inglese, almeno per il momento, non ne vuol sapere di opzionare viaggi e vacanze nella terra dei Santi Francesco e Benedetto. Le immagini del terremoto hanno inevitabilmente lasciato il segno e nessun operatore se la sente di investire nel Cuore verde d’Italia. Con ripercussioni che potrebbero presto farsi risentire anche sulle attività dell’aeroporto di Perugia. Perché disdire pacchetti legati all’enogastronomia, al turismo culturale e religioso, a quello dei matrimoni comporta inevitabilmente annullare i voli da/per il capoluogo di Regione.
“E’ così, non possiamo farci nulla – ci dice al telefono un albergatore -, restiamo qui per spiegare che città come Perugia, Assisi, Gubbio, Spoleto sono sicure, che le strutture qui non hanno riportato danni ma non è facile. Domani avremo un work shop con 40 tour operator che già lavorano in Umbria, che conoscono bene questa parte d’Italia; speriamo di riuscire ad essere ascoltati”. La fiera internazionale del turismo resterà aperta agli operatori fino al prossimo 9 novembre. Lo scorso anno ha registrato più di 5000 espositori e oltre 50.000 visitatori.
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(nella foto un momento della giornata odierna allo stand dell’Umbria)