Il Partito della Rifondazione Comunista di Spello, dichiara ufficialmente la propria indisponibilità nel continuare a far parte della maggioranza consiliare del Comune di Spello. La sezione “Che Guevara” ha inviato al sindaco un dettaglio documento per illustrare i motivi di questo strappo, una decisione – si dice – già maturata da tempo. Ed ecco quindi tutte le ragioni dell'addio ai compagni della coalizione di centrosinistra: difficoltà sempre crescente di tenere in piedi una coalizione politica soggiogata da scelte amministrative già predeterminate dal sindaco e dalla giunta; indisponibilità di aprire spazi di confronto dialettico da parte di una morsa di potere, gestito univocamente dal Partito Democratico e dal “Guerrino Bonci”; disattendimento di aspetti programmatici, che pur gravano sulla vita del comune, in riguardo specialmente ad urbanistica, personale e servizi; mancato rispetto di gran parte di volontà politiche, che pure erano state condivise a motivo stesso della coalizione; progressivo scadimento di un quadro socio-politico generale, in cui i partiti vivono in modo indifferente o indispettito il crescente disagio popolare mentre il Comune si chiude sempre più nel Palazzo con difese autoreferenziali, autoritarie e scarsamente convincenti; assenza sostanziale di una vera e propria partecipazione popolare dal basso, che non offre rappresentanza al dissenso, anzi dà il fianco al sospetto e alle denuncie anonime, alimentando un motivato senso di sfiducia nella politica e nelle istituzioni che la rappresentano. E non ultima – scrivono i rappresentanti di Rifondazione Comunista – la ragione di aver recentemente sostenuto in campagna elettorale, nella lista “Rivoluzione Civile” intenti e progetti politici, del tutto antagonisti al Popolo delle Libertà e al centro di Monti, ma anche chiaramente alternativo a quelli del centro-sinistra. Sono tutti questi i motivi, fin troppo tardivi – è riportato nel lungo documento politico – che ci hanno indotto ad uscire dalla maggioranza consiliare qui a Spello, ritenendo questa scelta oramai indispensabile per affermare appieno con decisione la nostra posizione di onestà intellettuale e di coerenza politica.