Tornerà a riunirsi oggi pomeriggio la conferenza dei capigruppo di Spoleto per redigere un documento unitario in merito alle misure sollecitate all’amministrazione comunale dopo il terremoto del 30 ottobre, per il quale il comune è stato inserito, seppur con qualche limitazione, nel cratere sismico. Al centro del documento unitario dovrebbero essere racchiuse varie proposte emerse durante i numerosi incontri che si sono tenuti a partire dalla scorsa settimana. Nel breve termine, si è parlato di prevedere una riduzione oppure una sospensione delle imposte comunali, di rendere gratuiti i parcheggi, di realizzare una piattaforma e-commerce legata agli acquisti in centro storico, portare avanti un progetto che permetta di usufruire dei fondi dell’Enit, l’ente sul turismo, rafforzare i legami tra Spoleto e Norcia e prevedere in quest’ottica anche delle agevolazioni per le attività economiche della Valnerina che a causa del terremoto volessero temporaneamente trasferirsi a Spoleto. Tra gli obiettivi di lungo termine c’è invece quello, particolarmente sentito dalla popolazione, di realizzare un polo scolastico unico e nuovo antisismico.
Ma nonostante sia i consiglieri comunali che le associazioni abbiano cercato di lavorare insieme, senza divisioni, polemiche e malumori non sono mancati. Sia nei confronti della maggioranza, ma anche tra gli stessi esponenti di opposizione, come accaduto lunedì in consiglio comunale.
A prendere posizione in tal senso sono ora i consiglieri comunali di Pd e Gruppo misto (Dante Andrea Rossi, Massimiliano Capitani, Carla Erbaioli, Stefano Lisci, Paolo Martellini, Laura Zampa, Aliero Dominici, Marina Morelli e Francesco Saidi). “I Consiglieri comunali del Partito Democratico e del Gruppo Misto, – spiegano in una nota – con senso di massima responsabilità, hanno partecipato fattivamente alla stesura di un documento a sostegno delle rivendicazioni legittime della nostra città, per l’ottenimento delle agevolazioni post sisma. Nonostante il pressappochismo e l’evidente incapacità decisionale palesati dalla maggioranza, si è inteso offrire un costruttivo contributo di idee e proposte. Di contro, continuano a ricevere dinieghi, trattamenti di sufficienza e comportamenti di quotidiana arroganza, sia politica, che personale. Il bene della città, oltre a stare ovviamente a cuore ai sottoscritti, deve considerarsi al di sopra di ogni appartenenza politica. Ogni spirito di sopportazione ha però un limite! Per questa ragione, stanchi e sfiduciati di collaborare con amministratori altezzosi, presuntuosi e chiaramente incapaci, per evitare ulteriori danni alla città, i sottoscritti Consiglieri continueranno la propria azione di stimolo e controllo, senza voler essere in futuro coinvolti in azioni forzatamente corali, richieste dalla maggioranza più per desiderio d’unanimismo, che per convinzione ed opportunità. Non possiamo più tollerare che l’inadeguatezza amministrativa continui ad umiliare la disponibilità partecipativa”.