Aggiornamento alle 20 – Sono 5 le persone finora estratte vive dall’hotel Rigopiano, una donna e 4 bambini, mentre altre 5 persone sono state individuate ed è in corso il loro recupero. A confermarlo è stato il capo della protezione civile Fabrizio Curcio durante l’ultimo punto stampa che si è tenuto intorno alle 19:30.
Nel pomeriggio, invece, si era tenuta la conferenza stampa del direttore sanitario dell’ospedale di Pescara, dove sono stati ricoverati i superstiti dell’enorme slavina che ha travolto l’albergo abruzzese. “I pazienti – ha spiegato – sono stati ricoverati in rianimazione, anche se non hanno necessità di terapie rianimatorie: come ospedale abbiamo preferito creare una zona di degenza specifica di 8 posti letto per i pazienti che arriveranno dall’hotel Rigopiano. Oltre al trattamento medico ed al monitoraggio, sono seguiti tutti dai nostri psicologi. Il tempo del loro ricovero ce lo dirà l’andamento dello stato clinico dei pazienti”. I medici hanno spiegato che le condizioni fortunate che hanno permesso che queste persone fossero salve dopo due giorni “sono state che avevano a disposizione abbigliamento pesante: con le tute da sci erano protetti. Poi sono sempre rimasti non a contatto con la neve, ma sempre all’interno della struttura, seppur crollata, ma al chiuso. Per questo l’ipotermia non è stata severa, è stato possibile che non si raffreddassero troppo”.
Per quanto riguarda più in generale il maltempo, invece, il capo della Prociv Curcio ha spiegato che nella giornata odierna “abbiamo continuato a lavorare sulle priorità che ci eravamo dati, in primis il raggiungimento di persone in difficoltà, con i trasferimenti effettuati con mezzi ordinari e straordinari. Alle 18 di oggi risultavano ancora 47mila utenze disalimentate in Abruzzo, circa 2.800 nelle Marche, soprattutto in provincia di Ascoli Piceno. Si è lavorato ancora sulla viabilità, le statali risultano percorribili, tranne la statale 80 con delle limitazioni. Il dispositivo in campo è imponente, abbiamo più di 8mila operatori. Solo nelle ultime 24 ore è stato integrato di 2mila unità”. Curcio ha ricordato anche che “oggi il Consiglio dei Ministri ha dichiarato l’estensione dei poteri di protezione civile sulle aree colpite dal sisma. Anche questa è una parte del sistema, la parte amministrativa ha dato seguito a una necessità che sfugge alla parte operativa ma che è utile a chi opera sul territorio, come i sindaci”.
Sul fronte invece delle vittime per il terremoto ed il maltempo, se ne contano 5, oltre a 2 persone trovate prive di vita all’hotel Rigopiano.
Aggiornamento alle 16:25 – Sono ancora incerti i dati dei superstiti sotto le macerie dell’hotel Rigopiano, travolto da una enorme slavina 48 ore fa. Vigili del fuoco, soccorso alpino e forze dell’ordine stanno operando per raggiungere le persone sopravvissute con le quali sono riuscite ad instaurare un dialogo. Rispetto ai numeri emersi un’ora fa, però, non ci sono conferme ufficiali. A fare un quadro della situazione è stato poco fa il direttore dell’emergenza dei vigili del fuoco, Giuseppe Romano, in diretta su RaiNews24. “Finora abbiamo individuato 6 persone ed estratto 2 di loro. Abbiamo un contatto con un’altra voce ed è possibile che lì ci siano altre persone vicino“. In sostanza delle 6 persone (e non 8 quindi, viene ribadito) trovate in vita, sono finora state estratte e ricoverate in ospedale soltanto 2 persone, un bambino e sua madre (famigliari di Giampiero Parete che si era salvato ed aveva dato l’allarme due giorni fa). E’ intanto in corso il recupero di una terza persona. Mentre viene appunto confermato che in un altro punto dell’albergo è stato individuato un altro gruppo di persone vive.
A spiegare la difficoltà nel fornire informazioni è stato lo stesso funzionario dei vigili del fuoco: “Si tratta di una attività che viene svolta dentro un edificio crollato, sotto le macerie e sotto un paio di metri di neve. Il lavoro fondamentale che viene svolto è quello di attivare un dialogo con le persone”. Giuseppe Romano ha quindi spiegato di non essere a conoscenza dell’identità dei superstiti perché a loro vengono chiesti soltanto i nomi di battesimo, funzionali ad instaurare un rapporto con loro che serve sia per capire le loro condizioni di salute che per infondere in loro fiducia. Quanto alle modalità dell’operazione, il personale operante è stato fornito di piantine dettagliate dell’edificio, oltre ad aver raccolto delle testimonianze. “Abbiamo dei locali obiettivo che cerchiamo di raggiungere e dove pensiamo siano le persone”. Come avvenuto per la cucina, indicato come punto di raccolta e che ha portato ad individuare i primi sopravvissuti, tutti, secondo quanto si apprende, “in condizioni di salute soddisfacenti”. Per completare l’operazione, comunque, “ci vorrà tempo” ha spiegato il direttore dell’emergenza dei vigili del fuoco.
Aggiornamento alle 15:30 – Ci sarebbero altri superstiti, forse 5, sotto l’hotel Rigopiano: li hanno individuati i soccorritori che sperano di trovare in vita più persone possibili.
Le ricerche hanno ripreso vigore dopo che stamattina diverse persone, tra cui almeno due bambini, sono state estratte vive dall’albergo sepolto dalla neve. Le persone recuperate stamattina e trasportate in ospedale in buone condizioni sarebbero 6 e non 8 come emerso nelle ultime ore. Che si aggiungono ai due uomini scampati dalla slavina e messi in salvo nella notte tra mercoledì e ieri. I primi due ad essere messi in salvo sono stati un bambino e la sua mamma, rispettivamente figlio e moglie di Giampiero Parete, una delle due persone rimaste incolumi perché durante l’enorme valanga si trovavano fuori dall’albergo. La donna, durante il soccorso, ha chiesto al personale che la stava mettendo in salvo di trovare sua figlia, “nella stanza accanto”.
Intanto è stato trovato il cadavere della seconda persona dispersa a Crognaleto.
Otto persone, 2 bambini, 3 donne e 3 uomini, sono stati trovati vivi questa mattina, intorno alle 11.30, sotto le macerie dell’hotel Rigopiano, in Abruzzo, sommerso da una enorme slavina dopo le scosse di terremoto e l’emergenza neve di due giorni fa. Per oltre 43 ore i superstiti hanno trovato riparo, secondo quanto si apprende, in un locale cucina, dove il solaio ha retto sotto a 5 metri di neve, creando le condizioni per garantire la sopravvivenza delle persone che vi si trovavano. Le prime ad essere state estratte sono state una donna ed una bambina, che ora stanno venendo trasportate in elicottero in ospedale. Secondo quanto trapela tutte le 8 persone starebbero bene. E’ in corso il recupero degli altri sopravvissuti, mentre la scoperta ha dato nuovo vigore alle ricerche. Si spera infatti di trovare altri superstiti e si continua a scavare. Al lavoro, come ha ricordato la referente della Protezione civile nazionale Titti Postiglione, ci sono 135 uomini.
In Umbria si spera in queste ore che tra i sopravvissuti ci sia anche Alessandro Riccetti, il 33enne di Terni che da più di un anno lavorava all’hotel Rigopiano.
Intanto, però, in altre zone dell’Abruzzo sono stati trovati i corpi senza vita di due persone che risultavano disperse. La prefettura di L’Aquila ha comunicato infatti che squadre di soccorso alpino della Guardia di Finanza intervenute nella frazione di Ortolano, nel comune di Campotosto, hanno recuperato il corpo della persona dispersa sotto una slavina dalla giornata di mercoledì. La prefettura di Teramo ha invece comunicato che sempre squadre del soccorso alpino della Guardia di Finanza intervenute nel comune di Crognaleto hanno recuperato il corpo di uno dei due dispersi che si cercavano nel comune. Proseguono le ricerche per la seconda persona.
Due, invece, i cadaveri che erano stati recuperati nella giornata di ieri dall’hotel Rigopiano, mentre due persone erano state tratte in salvo nella notte tra mercoledì e ieri: al momento dell’arrivo della slavina si trovavano all’esterno dell’albergo e si sono riparati in una macchina.
Intanto in Centro Italia sono al lavoro anche gli esperti di valanghe del Paese, per capire quanto la situazione attuale sia di rischio. “Stanotte l’attività – ha spiegato la Postiglione – è stata finalizzata anche a consentire un’attività migliore per consentire area, Anas e forze armate hanno lavorato e stanno lavorando ancora”. Ben 18 gli elicotteri che attualmente stanno operando soprattutto in Abruzzo e Marche.