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Terremoto di Gubbio / Nella notte altre dieci scosse / Un lungo sciame / Da ottobre la terra ha tremato 400 volte

Sono circa 400 le scosse di terremoto registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sin da ottobre intorno al bacino di Gubbio: un lungo sciame, che ha preso piede ormai dalla scorsa primavera e che non fa star tranquilla la popolazione, ultimamente alle prese con l'alluvione nel territorio di Branca e la chiusura della strada della Contessa. Solo ieri pomeriggio l'INGV ha registrato un sisma di 3 gradi intorno alle 15.13: durante la notte poi altre scosse (circa dieci, tutte comprese tra 1 e 2 gradi) hanno continuato a far tremare case e oggetti.

Richiesta di informazioni – Ed è stata inoltrata una richiesta di informazioni da parte di Lucio Lupini, presidente del Maggio Eugubino, su indicazione di Ettore Sannipoli, all'INGV, per evitare di diffondere tra la popolazione informazioni inesatte e falsi allarmismi.

“Considerato il perdurare della sequenza sismica nel bacino di Gubbio, con eventi ben avvertibili dalla popolazione, si avanza formale richiesta di informazioni ufficiali e aggiornate sulla sequenza sismica in corso nel bacino di Gubbio, comprendenti se possibile: la mappa epicentrale della sequenza sismica; l’istogramma della sequenza sismica e cumulata degli eventi sismici; l’istogramma dei terremoti e il logaritmo della somma dei momenti sismici giornalieri; la tabella dei terremoti.

Sarebbe inoltre opportuno sapere se l’evoluzione sismica nel bacino di Gubbio è da considerarsi nelle regole e destinata a esaurirsi secondo la legge di Omori. I dati acquisiti potrebbero essere sottoposti all’attenzione di geologi strutturali e di geofisici esperti del territorio di Gubbio e operanti in istituti universitari umbro-marchigiani (pensiamo anzitutto a Perugia e Urbino), per avere da loro una valutazione attendibile degli eventi e per determinare dunque le modalità più opportune per informare la popolazione sui fenomeni in atto.

Crediamo opportuno che anche il Comune di Gubbio, nella persona del Commissario prefettizio o di un suo delegato, formulasse analoga richiesta di informazioni aggiornate all’INGV anche al fine di promuovere un pubblico incontro al riguardo”.

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(Ale. Chi.)

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