Ancora un pomeriggio di scosse tra Marche, Umbria e Lazio. Fin dal primo pomeriggio la terra è tornata a tremare soprattutto in provincia di Macerata, con un evento di magnitudo 3.9, alle ore 13.34, e un altro di magnitudo 3.7, alle 13.59, entrambe con epicentro a Fiastra. La scossa più forte, di magnitudo 4.2, è invece stata avvertita alle 15.43, con epicentro ad Accumoli (Ri). Quest’ultima è stata avvertita molto bene anche in Umbria.
Numeri – Intanto, da oggi, il Servizio Geologico della Regione Umbria ha messo online come “open data”, sul portale istituzionale dell’Ente, i dati relativi ai mesi della crisi sismica da agosto a ottobre 2016. In questo lasso di tempo sono stati registrati dalla rete sismica regionale 9914 eventi sismici nei comuni di Norcia (8863), Preci (962) e Cascia (82). Il bollettino sismico contiene i dati della Rete sismica locale della Regione Umbria (Re.Si.R.): in esso sono indicati gli epicentri dei terremoti con i dati principali e, per ogni comune umbro, vi è il numero totale degli eventi sismici e la magnitudo più elevata registrata.
“Dal 24 agosto ad oggi, – informa il responsabile regionale della rete sismica regionale Andrea Motti, – sono state effettuate molte attività per far fronte alle diverse necessità: 2016 ore di servizio prestato durante le fasi di emergenza con un massimo giornaliero operativo di 6 tra geologi o sismologi, 3600 telefonate ricevute a cui si sono fornite informazioni, 180 sopralluoghi geologici di verifica, 12 indagini geofisiche e relazioni geologiche, 1600 fotografie di documentazione, 4000 chilometri quadrati di cartografia geologica di dettaglio tra Umbria e Marche fornita agli Enti pubblici e di ricerca”.
In seguito all’evento sismico del 30 ottobre ad oggi risultano assistite in Umbria 4213 persone: il dato aggiornato è fornito dal Servizio regionale di Protezione Civile. Le persone che hanno trovato assistenza in alberghi ubicati fuori dall’area epicentrale sono 1087 e 436 sono gli assistiti in tende. Altre 548 persone sono alloggiate in tensostrutture tipo tende sociali, 1936 in strutture e altre 206 persone sono assistite in strutture ricettive locali.
Dal 31 ottobre all’11 novembre i Servizi veterinari dell’AUSL Umbria 2, coordinati dal Servizio regionale, hanno effettuato, anche a seguito di segnalazioni del Corpo Forestale, 148 sopralluoghi presso gli allevamenti dei Comuni oggetto di eventi sismici per rilevare i danni alle stalle e alle strutture funzionali agli allevamenti, quali fienili e magazzini, finalizzati all’assegnazione di strutture temporanee. Complessivamente sono stati trasferiti in stalle attrezzate, con il supporto dei veterinari e del personale del Soccorso Alpino e del Corpo Forestale dello Stato, 1000 ovini (di cui 700 in transumanza) e 200 bovini (di cui 100 in transumanza) provenienti da Castelluccio (zona da evacuare) e da stalle gravemente lesionate per un totale di 8 allevamenti. Sono stati recuperati e smaltiti 25 corpi di animali (ovini, suini e bovini) deceduti a seguito del crollo dei ricoveri ed effettuata la bonifica ambientale che ha visto l’intervento congiunto dei Vigili del Fuoco, di ditta specializzata e di personale dell’AUSL Umbria 2.