Seconda notte fuori casa per oltre 115 cittadini tra Pierantonio e Umbertide, ospitati nei posti letto allestiti dalla Protezione Civile proprio nelle palestre delle rispettive scuole, la primaria della frazione e la Di Vittorio. Altri 80 si sono invece rivolti alle strutture della limitrofa Sant’Orfeto. Sarebbero dunque quasi 200 gli evacuati al confine umbertidese-perugino.
Nella giornata di ieri (10 marzo) i sopralluoghi dei vigili del fuoco hanno dichiarato inagibili almeno 25 edifici su circa 100 interventi di verifica effettuati (intorno alle 21 erano in coda ancora 347 richieste) nel Comune di Umbertide. Altre 300 istanze di sopralluogo sono inoltre arrivate in Municipio direttamente dai cittadini.
La frazione più colpita resta quella di Pierantonio, dove quasi l’80% delle abitazioni presenta impraticabilità di vario genere. Qui, tra l’altro, oltre alla chiesa di san Paterniano con il suo campanile danneggiato, starebbero per essere dichiarate inagibili anche le scuole primaria e secondaria, che lunedì prossimo quindi, potrebbero seriamente non riaprire con gli alunni costretti ad un “trasloco” forzato in altra sede.
Intanto, sempre nella giornata di ieri (10 marzo) la Giunta regionale dell’Umbria ha assunto la delibera che individua e mette a disposizione immediata fondi della Regione per l’emergenza, soprattutto per far fronte ai vari interventi sugli edifici danneggiati.
Dal pomeriggio del 9 marzo scorso – giorno delle tre scosse principali – la Rete Sismica Nazionale ha localizzato oltre 70 terremoti nell’area di Umbertide (dato aggiornato alle ore 09.30 del 10 marzo). Di questi solo 8 sono stati di magnitudo maggiore a 2.0.