«Per completare la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 1997, in Umbria, mancano oltre 3 miliardi di euro destinati, in particolare, al recupero delle seconde case situate nelle frazioni di montagna: la Giunta regionale deve promuovere ogni azione necessaria perché Governo e Parlamento assicurino le risorse finanziarie utili a completare l’opera e a dare una risposta doverosa ed esaustiva ai cittadini e ai territori interessati».
Lo chiedono i consiglieri regionali del Partito democratico Luca Barberini e Andrea Smacchi, in una proposta di ordine del giorno presentata in vista della discussione, domani in Consiglio regionale, del programma finanziario 2011-2012 relativo alla destinazione delle risorse per gli interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 1997 (atto amministrativo n. 670).
«Quindici anni fa, al termine dell’emergenza – spiegano Barberini e Smacchi – si stimò che, per concludere il recupero post sisma in Umbria, sarebbero stati necessari circa 8,5 miliardi di euro. Ad oggi, però, nonostante il successo del modello umbro di ricostruzione, sono stati finanziati soltanto 5,3 miliardi di euro, circa il 63 per cento di quanto preventivato. All’appello mancano ancora le risorse dedicate a opere pubbliche e beni culturali minori, oltre che alle cosiddette seconde case situate nei piccoli borghi di montagna, dove esistono situazioni a dir poco paradossali, con edifici completamente rinnovati accanto a strutture fatiscenti e pericolose, inevitabilmente abbandonate dai proprietari. Un fenomeno, questo, che contribuisce a favorire l’abbandono e l’impoverimento dei territori montani della regione, per cui le seconde case potrebbero, invece, rappresentare una possibile forma di sviluppo e di promozione anche al livello turistico. Anche se in questo particolare momento storico le risorse pubbliche sono in contrazione – proseguono i due consigliere regionali del Pd – il completamento della ricostruzione relativa al terremoto del ’97 non può essere messo in discussione, ma deve essere assicurato sino in fondo dagli organi competenti».
Nella loro proposta Barberini e Smacchi chiedono, dunque, alla Giunta regionale «un impegno forte per sollecitare le istituzioni nazionali, affinché garantiscano risorse certe e tempi rapidi per concludere il recupero post sisma in Umbria, auspicando un’ampia condivisione, da parte del Consiglio regionale, dell’ordine del giorno presentato».