Mancavano 60mila euro dal bancomat del Centro Commerciale di Cospea a Terni. Quando la responsabile della «conta» della Cassa di Risparmio dell’Umbria ha chiamato la Vigilanza Umbra srl di Corciano il consigliere di amministrazione con delega al personale, dell’azienda che gestisce l’attività di 150 guardie giurate su tutto il territorio regionale, ha iniziato la indagini. L’ultimo ad aver messo le mani sui soldi e sul dispositivo era S.B., 45 anni, dipendente da sette anni dell’azienda di portavalori.
L’uomo convocato dal titolare, con il tenente dei carabinieri di Corciano, vuota il sacco. Davanti ai due testimoni, non solo confessa di aver preso lui le 1.200 banconote da 50 euro del bancomat di Cospea, ma aggiunge di aver fatto la stessa cosa anche pochi giorni prima durante il caricamento di altri dispositivi. Così salta fuori che il 45enne ha saccheggiato anche la Bnl, filiale stazione di Terni, dove ha preso 7.500 euro; la Banca Popolare di Spoleto di viale Gramsci per 5.000 euro, l’Unicredit di via Scoglio di Quarto per 20.000 euro e sempre la Bnl anche a viale Brin per altri 45mila euro. Colpi a ripetizione, messi a segno tutti tra il 13 ed il 21 ottobre e tutti a Terni (sua zona di competenza). In meno di dieci giorni si è messo in tasca, letteralmente, più di 137mila euro.
Il vigilantes è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato, aggravato dall’essere un incaricato di pubblico servizio e dalla continuazione del reato. Su dove siano finiti i soldi nessuna spiegazione. A quanto si apprende però dietro il gesto potrebbero esserci anche motivazioni legate a debiti dovuti al gioco d’azzardo.