Il caso delle presunte uova contaminate da diossina continua a far discutere e “Italia Nostra”, tramite una nota del presidente Andre Liberati, fornisce ulteriori dati rispetto a quanto già conosciuto. Nel frattempo si attendono le risposte delle analisi in corso presso l’Asl2, alla quale lo stesso assessore all’Ambiente, Emilio Giacchetti, aveva scritto nei giorni scorsi per sollecitare la consegna dei risultati. Leggiamo la nota integrale:
“Sia nel 2012 che nel 2013 sono state effettuate puntuali ricerche dei contaminanti negli alimenti di origine animale nell’ambito del relativo “Piano nazionale di monitoraggio delle diossine negli alimenti di origine animale”, prodotti fino a cinque km da aree ad elevata criticità ambientale quali i siti di interesse nazionale (SIN), definiti dal decreto legislativo del 14 aprile 2006, n. 152, anche con riferimento al Protocollo Stato/Regioni del 22 novembre 2013, alla DGR Umbria 1780/2012 e alla determina dirigenziale Regione Umbria 3387/2013.
Da mesi il Ministero della Salute è in possesso di questi dati. Essi giungono dall’Istituto Zooprofillatico Umbria-Marche. La Regione, da tempo, dovrebbe sapere molto al riguardo.
Avevamo parlato del tema pubblicamente già in marzo assieme al Wwf. Frattanto il consumo umano di uova è proseguito tranquillamente addirittura persino nelle zone contaminate, come le cronache hanno attestato.
Tali informazioni, comprensive dello schemino predisposto dal Ministero della Salute, le poniamo ora a servizio dell’attento Comune di Terni e, segnatamente, del sindaco e del neo-assessore all’Ambiente, ricordando loro che i campioni di uova prelevati constavano ognuno di 30 unità. Non propriamente “quattr’ova”!
Inoltre suggeriamo ai medesimi soggetti di farsi inviare dalla ASL2 o dal Ministero della Salute dati numerici disaggregati, chiarendo l’ubicazione di tutte le aree di prelevamento, classificando i contaminanti nelle uova conformemente a quanto previsto nelle Raccomandazioni europee: negativo/soglia di azione-attenzione/positivo. Non è che si possa far tutto noi”.
Nella foto la tabella del Ministero