Terni, una 'nuova' Piazza San Francesco con dubbi sulla civiltà dei ternani - Tuttoggi.info

Terni, una ‘nuova’ Piazza San Francesco con dubbi sulla civiltà dei ternani

Redazione

Terni, una ‘nuova’ Piazza San Francesco con dubbi sulla civiltà dei ternani

Intervento da 270mila euro | Singolare nota del Comune che 'mette la mani avanti'
Mar, 22/09/2015 - 21:34

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Intervento di recupero e valorizzazione di Piazza San Francesco, con il riutilizzo della sua caratteristica pavimentazione in Sanpietrini. Sarà impiantato in questi giorni il cantiere per i lavori a piazza San Francesco.  Il progetto redatto dall’assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Terni prevede la realizzazione di interventi per complessivi  270 mila euro che puntano a recuperare la pavimentazione esistente, a meglio disciplinare il passaggio di veicoli e pedoni, a diminuire gli effetti acustici con l’utilizzo di materiali speciali in funzione di cuscinetti fono assorbenti. Il termine dei lavori è fissato per l’avvio del 2016. “Con una spesa significativa – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Bucari – andiamo a realizzare un intervento in un’area centralissima della città, in una delle piazze di maggiore pregio, anche per la presenza degli edifici di grande valore architettonico. Il progetto è molto rispettoso delle caratteristiche dei luoghi, punta a dare funzionalità alla pavimentazione e alla organizzazione in generale della piazza, pur rispettandone le sue caratteristiche. E’ uno sforzo rilevante, mi auguro che venga compreso appieno da tutta la cittadinanza, in particolare dagli automobilisti in quanto piazza San Francesco deve essere vista come area di socializzazione, incontro, di migliore e più sicura fruizione della chiesa presente e dei locali che affacciano sulla piazza stessa”.

Il progetto – Si configura come un vero e proprio intervento di restauro e riqualificazione, di integrazione e combinazione con le attuali esigenze urbane. Pertanto il cantiere non sarà limitato ad operazioni intese a conservare i caratteri formali di singole architetture o di singoli ambienti, ma esteso alla sostanziale conservazione delle caratteristiche d’insieme della piazza e di tutti gli elementi che concorrono a definire le caratteristiche adeguando le funzioni alle attuali esigenze. I materiali in gioco per questa operazione di riqualificazione sono costituiti da soluzioni architettoniche legate a memorie e segni afferenti alla cultura del luogo.
Duplice la finalità: 1) preservare l’equilibrio dell’ambiente architettonico, senza stravolgere l’identità del luogo. Si utilizzerà un linguaggio architettonico semplice e neutro legato al contesto; i materiali (di recupero) e le tecniche costruttive saranno quelli tipici del luogo nel rispetto delle regole generali di sostenibilità; 2) ottenere una direttrice di traffico (via Nobili – via Don Bosco), ben definita  e con una riduzione degli effetti vibratori ai lati della sede e dell’inquinamento acustico dovuto al rotolamento degli pneumatici sula pavimentazione che per sua natura, è sconnessa ed irregolare.
L’idea progettuale è tesa al completo riutilizzo dei sanpietrini esistenti con particolari accorgimenti. Al fine di aggregare tutti gli spazi per rendere la piazza un unico luogo, si è scelto di porre in opera delle fasce di pietra arenaria a raso con la pavimentazione circostante, con lievissimo contrasto cromatico. Le fasce costituiscono un reticolo teso ad evidenziare i motivi architettonici della facciata dell’edificio di culto e con la finalità di poter percepire la piazza come unico spazio di relazione pur diviso fisicamente dalla viabilità centrale, anch’essa comunque evidenziata e definita dai ricorsi in pietra.

Gli accorgimenti adottati per la riduzione delle vibrazioni e dell’impatto acustico, consistono nella separazione fisica dello strato superficiale di pavimentazione (circa 15/18 cm – lo spessore dei selci) che interessa la sede viaria, da quella prettamente pedonale o comunque a scarso transito veicolare. Il risultato verrà ottenuto tramite la posa di pannelli in gomma antivibrante dello spessore minimo di cm 1, posti in verticale al ridosso dei ricorsi in pietra, internamente alla sede viabile.

Singolare quanto si legge nella nota del comune che punta il dito su una presunta scarsa civiltà dei ternani, tanto che il Comune starebbe studiando una soluzione per delimitare fisicamente gli spazi della Chiesa e del sagrato. Insomma, prima di intraprendere i lavori, il tecnici del comune già iniziano a fare i conti la presunta inciviltà dei ternani, tanto da dover pensare preventivamente a un piano anti-maleducati. L’intenzione potrebbe anche essere sensata nell’idea, ma scriverlo su una nota ufficiale sembra piuttosto azzardato. Magari è stato fatto a scopo dissuasorio? Continuiamo a leggere quanto riportato nel sito del Comune: il progetto nel suo complesso, poi, è caratterizzato dall’idea generale di rendere completamente pedonali gli spazi direttamente antistanti la chiesa ed il sagrato. Tuttavia questa sarà strettamente legata e condizionata dal comportamento degli utenti della strada a seguito dell’intervento di recupero della piazza, con la speranza che l’effetto psicologico prodotto dall’idea di “nuova opera”, possa scongiurare illeciti stradali e porti al rispetto della cosa comune.
Al fine di contrastare eventuali spiacevoli eventi, sono allo studio soluzioni di delimitazione fisica degli spazi. L’ ipotesi, da valutare attentamente in una fase successiva, è quella di installare dei dissuasori in pietra,  la medesima delle fasce a terra, che espletino una duplice funzione ossia di offrire una comoda seduta ai cittadini e di dissuadere da un uso improprio della piazza e dalla sosta selvaggia dei veicoli.
A completamento dell’intervento verranno eseguite opere di recupero funzionale della sede stradale di via Don Bosco, che da via Istria porta alla piazza San Francesco.

L’attuale pavimentazione in conglomerato bituminoso, infatti, risulta del tutto sconnessa e caratterizzata da evidenti cedimenti differenziali che interessano maggiormente la corsi di destra direzione p.zza Dalmazia. Si procederà pertanto ad una fresatura (a spessori differenziati per ciascuna corsia di marcia) della pavimentazione ed alla realizzazione di un nuovo strato di usura in conglomerato bituminoso. Al fine di scongiurare eventi di pumping sulla corsia maggiormente dissestata, verrà posta in opera una particolare guaina bituminoso fibrorinforzata.

I dati del progetto – La superficie complessiva interessata dell’intervento è di circa 1700 mq oltre circa 480 mq. Gli interventi che verranno messi in atto, consistono in:
• rimozione del selciato con recupero previa selezione e pulizia;
• realizzazione ed integrazione del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche tramite la posa di canalizzazioni e corpi ricettori in elementi prefabbricati e caditoia in ghisa con resistenza alla rottura;
• verifica dello stato del sottofondo ed eventuali opere di bonifica e ripristino funzionale;
• realizzazione di soletta in calcestruzzo armato dello spessore di 15 cm dotato di opportune pendenze e giunti di dilatazione in polistirene e giunti isolatori in materiale sintetico e bituminoso;
• posa in opera delle fasce di pietra arenaria a raso con la pavimentazione circostante;
• posa dei pannelli in gomma antivibrante;
• posa in opera di selciato con elementi in basalto recuperati direttamente dalla demolizione della pavimentazione attuale e di quelli appositamente forniti;
• per via Don Bosco si procederà a fresatura della pavimentazione esistente, alla posa di guaina bituminoso fibro rinforzata con effetto anti-pumping sulla corsia dx direzione p.zza Dalmazia e alla realizzazione di una nuova pavimentazione di in conglomerato bituminoso.

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