Una bomba inesplosa da 250 libbre è stata rinvenuta nella giornata di oggi in zona Cesi, proprio nel punto in cui era stata trovata quella fatta brillare lo scorso 29 luglio dagli artificieri di Roma, con l’evacuazione di 11mila persone.
L’ordigno bellico è emerso durante le operazioni di bonifica di un terreno agricolo e subito il proprietario del fondo ha dato l’allarme alla Polizia Locale, intervenuta sul posto insieme ai Vigili del Fuoco, alla Polizia di Stato e i Carabinieri.
Nel frattempo sono stati allertati anche gli artificieri di Roma che sono subito arrivati sul posto per una prima ispezione dell’ordigno. Secondo quanto è stato possibile apprendere, sembra che l’elica della bomba non sia perfettamente allineata alla sede originaria.
La strada è stata ovviamente chiusa al traffico per questioni di sicurezza, mentre il sindaco Latini ha convocato una riunione tecnica in Prefettura per coordinare un piano di sicurezza e di gestione dell’emergenza. .
All’incontro, presieduto dal Prefetto Paolo De Biagi, hanno partecipato il Sindaco del Comune di Terni, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, gli artificieri del VI reggimento Pionieri di Roma, i rappresentanti della Regione, della Provincia, dei Vigili del Fuoco, del 118, dell’ASL n. 2, dell’Azienda Ospedaliera e dei gestori dei pubblici servizi (acqua, gas, elettricità e telefonia) presenti nell’area interessata.
Gli Artificieri del VI Reggimento Genio Pionieri di Roma sono intervenuti nel pomeriggio per effettuare un sopralluogo preliminare volto a verificare le condizioni dell’ordigno e dell’area circostante, già presidiata costantemente dalle Forze di Polizia.
Nel corso della riunione è stata disposta l’evacuazione, a scopo precauzionale, dell’area più prossima al luogo del rinvenimento per un raggio di 381 metri, al fine di garantire la piena sicurezza della zona e dei cittadini residenti. Le operazioni di bonifica saranno effettuate domenica 4 novembre.
Ulteriori dettagli operativi, compresa la definizione dell’area da evacuare durante le operazioni, saranno individuati nella successiva riunione già fissata per venerdì 2 novembre.
La Prefettura invita la cittadinanza alla massima collaborazione, in specie evitando, fin da subito, di recarsi in prossimità del luogo del posizionamento dell’ordigno.
Il Comune di Terni, di concerto con i partecipanti al tavolo convocato dal Prefetto, ha già iniziato le operazioni di propria competenza.
In particolare si sta già predisponendo il centro di accoglienza al Palatennistavolo di via delle Palme, con la segreteria organizzativa, mentre sono stati avviati i contatti con l’Asl e l’Azienda Ospedaliera che si sono rese disponibili, attraverso il centro geriatrico, ad accogliere chi ne avrà bisogno.
In queste ore, sulla base dell’ordinanza sindacale in fase di emanazione, sta iniziando la procedura di evacuazione, come richiesto dall’Esercito, attraverso gli artificieri presenti alla riunione.
La prima fase prevede l’evacuazione di un’area di 381 metri di raggio dall’ordigno bellico e coinvolgerà all’incirca una quarantina di famiglie che potranno trovare alloggio o al Palatennistavolo o, all’occorrenza, nelle strutture sanitarie.
Il Coc resta operativo per tutte le iniziative che si renderanno necessarie e per cercare di rendere meno disagevole possibile la situazione per i cittadini, fino all’operazione di di disinnesco prevista per domenica 4 novembre.