Continua lo ‘scontro’ tra il patron della Ternana, Stefano Bandecchi, e la città di Terni, in seguito alla ‘rissa-social’, scaturita dai reciproci insulti tra tifosi e lo stesso Bandecchi. Il presidente della Ternana, intervenendo ancora con il solito video su Instagram, non fa marcia indietro e continua a mantenere il punto su quanto affermato, cercando però di aggiustare il tiro: “Non devo ritirare niente, mi piacciono le persone che stanno sempre dalla loro parte – dice Bandecchi – Quella parte di tifoseria a me non piace, non piace quella parte di tifoseria che non fa bene alla Ternana, non tifa per la Ternana, non ama i colori della Ternana e non ha niente da insegnarmi su come si possa vivere la squadra”. Specifica poi che la terminologia utilizzata è ‘adeguata’ al contesto, ma Bandecchi non riesce proprio a smettere i panni del Marchese del Grillo: della serie “io so’ io, e voi non siete un…”.
Di fronte allo sdegno, arrivato compatto da tutta la città, rispetto alle parole del ‘Marchese’, Bandecchi ha poi precisato: “Voglio essere chiaro non ho assolutamente niente contro i cittadini ternani e non mi sento nè meglio ne peggio, mi sento ternano come gli altri. Se dicessi che i ternani sono stupidi io sarei stupido, se dicessi che sono intelligenti io sarei intelligente”. E ci mancherebbe, si potrebbe aggiungere. Ovvio che il patron rossoverde non ce l’abbia nella forma con la città di Terni e i cittadini ternani, ma nella sostanza è come se, alimentando continue polemiche, volesse in qualche modo crearsi un alibi per un eventuale futuro disinteresse per la Ternana e Terni. È solo un’ipotesi, visto che, al momento, la sua candidatura, con riserva, a sindaco della città sembra ancora valida. Ad ora, la politica non ha certo accolto con calore la candidatura di Bandecchi: nell’intervista che TO ha realizzato al sindaco Leonardo Latini, rispetto alla proposta del patron della Ternana al centrodestra di far proprio il suo programma in cambio del ritiro della sua candidatura, Latini ha risposto chiaramente che il centrodestra correrà per un Latini-bis, con proprie idee e programmi, rispedendo al mittente la proposta.
Il consigliere comunale Paolo Cicchini (FI) ha addirittura lanciato l’idea di togliere la cittadinanza onoraria a Bandecchi, concessa lo scorso 23 giugno, per gli investimenti di Ternanello, il progetto stadio-clinica e il suo impegno nel sociale (ricordiamo che l’altra cittadinanza onoraria di quest’anno è stata concessa a Liliana Segre). Stessa idea ha avuto Pierluigi Rainone, segretario circolo Verdi Ambiente e società, sezione di Terni e Narni, con la promozione di una raccolta firme per togliere la cittadinanza onoraria al presidente della Ternana. Probabilmente il riconoscimento è stato concesso con troppa leggerezza e per meriti che, forse, ancora Bandecchi non si è conquistato. Ma di certo non è stato lui a chiedere che gli venisse concessa la cittadinanza onoraria della città di Terni, ma è stato il senso di ‘inferiorità’ e di ‘reverenza’ che la classe politica sembra provare nei confronti del patron rossoverde ad aver accelerato l’iter amministrativo di un atto forse prematuro. Di sicuro, quando la Ternana ottiene risultati buoni, nessun politico vuole lasciarsi sfuggire la possibilità di intercettare il consenso di tutti coloro che hanno particolarmente a cuore il successo della società rossoverde e, in una città addormentata e in buona parte anestetizzata dal calcio, è una mossa che, nel tempo, è risultata quasi sempre vincente.
Per ora “il grillo del Marchese sempre zompa”: finché ci sarà questa miopia politica, in una città con poche risorse alternative rispetto allo ‘stadio’ ‘i grilli dei marchesi’ sempre zomperanno.