Incensurati, con discreti voti a scuola, 5 minori compresi tra i 16 e i 17 anni e un maggiorenne di varie etnie. Una notte brava con l’aggiunta di alcol; così un gruppetto di 6 studenti, nella notte tra lunedì e martedì, ha deciso di forzare una finestra della proprio scuola, l’Istituto Professionale “Pertini” e di rubare 7 computer.
È stato un equipaggio della Volante in servizio di pattugliamento a notare due ragazzi che uscivano, scavalcando, la recinzione della scuola, zaini in spalla. Gli agenti sono riusciti a fermare subito il primo ragazzo, il secondo è stato raggiunto poco più tardi.
All’interno dello zaino sono stai trovati 4 dei 7 computer asportati dall’istituto scolastico, mentre gli altri 3 sono stati successivamente recuperati occultati sotto del fogliame nel Parco Rosselli.
Le indagini lampo della Volante, in coordinamento con la Procura dei Minori di Perugia, hanno permesso di ricostruire il quadro della situazione.
Dopo l’adrenalina del momento, la fine dell’effetto eccitante dell’alcol, i ragazzi si sono resi conto della sciocchezza commessa, provando vergogna nei confronti degli agenti e, soprattutto, nei confronti delle proprie famiglie, convocate in Questura insieme ai figli responsabili del furto.
La mortificazione dei genitori, le scuse e il pentimento dei ragazzi, non eviteranno però una denuncia per furto aggravato in concorso; per il maggiorenne c’è l’ulteriore aggravante di non aver dissuaso i minori a compiere il furto.
In accordo con l’istituto scolastico, con Procura dei Minori, la Polizia di Stato e le famiglie, i giovani andranno incontro a un percorso rieducativo per ritrovare il giusto ruolo in società.
“Il recupero di questi ragazzi – ha sottolineato il dirigente delle Volanti, Enrico D’Aragona – è possibile e noi crediamo fermamente che possa avvenire. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, la Procura farà il suo, ma è necessario che tutte le forze sociali cooperino, intendo scuola e famiglie, affinché questi ragazzi possano ritrovare la giusta facoltà di discernere il bene dal male”.