Lu. Bi.
Ventimila euro, questa la somma che i ragazzi del MDS, gruppo ultras di San Gemini, sono riusciti a raccogliere per l'amica Serena Grigioni, la 30enne del borgo ternano che è volata negli States per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.
Con l'iniziativa “San Gemini tifa Serena” i ragazzi della curva sono riusciti a coinvolgere commercianti, istituzioni, cittadini e la Ternana Calcio, società sempre in prima linea quando si tratta di sostenere iniziative di beneficenza o significative per la città. Tutti hanno dato il loro contributo all'asta di beneficenza che si è svolta nel cinema di San Gemini questa sera: Bencivenga, Sinigaglia, Ferraro, Pisacane, Fazio erano sul palco col 'condottiero' Domenico Toscano, uomo di poche parole, ma di grande valori umani. Il sindaco di San Gemini, Leonardo Grimani, ha fatto la sua parte, nel mettere a disposizione le risorse del comune per aiutare i ragazzi del MDS nel realizzare questa iniziativa, che era partita come una questione limitata al borgo, ma che ben presto si è trasformata in una mobilitazione di tutta la comunità ternana.
Gadget e maglie di calcio originali e firmate dai grandi calciatori di serie A – Pirlo, Hernanes, Handanovic, Jovetic tra gli altri – sono stati abbinati a un'estrazione di biglietti, ma il momento che tutti aspettavano era quello del collegamento dagli Usa con Serena. In Minnesota la sangeminese è con il fratello e la mamma che la stanno accompagnando e sostenendo in questa battaglia e la cosa che più ha colpito i presenti in sala è stato il sorriso con cui tutti e 3 si sono mostrati in video. Quando la ragazza è riuscita a vedere tramite la sua webcam la folla di gente in sala (alcune persone erano all'esterno dove è stato un maxiproiettore, ndr) si è inevitabilmente commossa, così come tanta commozione è scesa in sala nel vedere il sorriso di Serena. Maglia dei “Freak Borthers” (gruppo storico del tifo rossoverde) e sciarpa della Ternana, Serena ha salutato così gli amici di Terni: “Qui non si sta tanto bene, ma devo essere forte. Devo sconfiggere la malattia per me stessa, per la mia famiglia e per tutti voi”.
Stasera si è avuta la dimostrazione che Ultras e calcio possono essere un binomio vincente, senza retoriche e senza patetismo; la solidarietà è un patrimonio delle comunità umane e patrimonio dello sport. Anche questo è essere ultras, oltre il calcio e la curva.
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