Luca Biribanti
Sta prendendo forma il decreto taglia province del ministro Filippo Patroni Griffi e Terni questa volta rischia davvero la soppressione. I criteri che vengono presi in considerazione sono: popolazione, estensione e numero di comuni. Su 107 province attualmente esistenti ne rimarranno 54, con uno sconvolgimento del quadro geo-amministrativo italiano. Insomma chi a scuola ha studiato la geografia della Toscana dimentichi Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, e dimentichi anche Terni in Umbria. C'è già chi sarebbe pronto ad emigrare piuttosto che passare sotto la provincia di Perugia, ma lo scenario è tutt'altro che lontano dalla concreta realtà del decreto legge. Già Berlusconi e Veltroni avevano ipotizzato, prima dei 'tecnici', l'abolizione dell'ente “costoso per i cittadini e inutile”, a dire dei politici. Col decreto 'Salva Italia' il governo Monti aveva inizialmente decentrato le funzioni delle province a comuni e regioni, ma, secondo l'Upi (unione province italiane) è arrivato il momento di dire addio a quelle realtà che non soddisfano i requisiti del decreto. Indiscrezioni dicono che i criteri per la sopravvivenza di una provincia siano:
popolazione oltre i 350.000 abitanti
superficie oltre 3.000 Kmq
comuni oltre i 50
Considerando i numeri di Terni basta fare 2 facili conti:
circa 235.000 abitanti, poco più di 2.000 kmq in estensione e 33 comuni.
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