Che ci fanno il senatore Simone Pillon, il sindaco di Terni Leonardo Latini e il vicepresidente del consiglio comunale David Meggiora nella stessa foto? Un semplice selfie, ma con didascalia inopportuna. Proprio Meggiora non ha trovato niente di meglio da scrivere a corredo del quadretto leghista “tre omofobi a Terni”.
La foto ha innescato un’escalation di polemiche politiche, ma ormai il danno era stato fatto, perché come tutti i politici dovrebbero sapere, soprattutto quelli appartenenti alle aree che fanno un ampio uso di propaganda in rete, la stessa rete non perdona. Inutili spiegazioni di Meggiora che ha provato a scusarsi sostenendo che la didascalia fosse ironica e che, anzi, era una battuta a sottolineare che a nessuno dei 3 pertiene una posizione omofoba.
La comunicazione nel centrodestra ha sicuramente qualche cortocircuito, come dimostra ‘l’uscita’ del presidente del consiglio Francesco Maria Ferranti di qualche giorno fa sulle questioni della sicurezza e del decoro, e, a volte, esasperare i toni può portare a figuracce simili, soprattutto se non si ha una buona capacità comunicativa. Non ci voleva certo ‘un genio’ per capire che una didascalia simile, su un tema sul quale l’opinione pubblica è molto sensibile e sul quale la Lega spesso è messa sotto accusa, potesse generare aspre polemiche.
È toccato dunque al sindaco Latini ‘mettere una pezza’ alla figuraccia, ma il tentativo non è stato apprezzato dal consiglio comunale.
“Voglio ribadire una ovvietà alla quale sono costretto per le strumentalizzazioni sentite negli ultimi giorni. Il sindaco – precisa Latini – non è alcun modo omofobo, né ha nessun afflato con chi lo è. Questa amministrazione ha comunque sempre la tutela dei bambini. Richiamo altresì il consigliere Gentiletti ad espressioni più consone nei confronti del sindaco”.
Alessandro Gentiletti ha replicato duramente (Senso Civico) ha replicato duramente: “Il richiamo ai bambini è del tutto fuori luogo. Non vedo alcuna attinenza tra i due temi, anzi mi sembra che avvicinare le due tematiche sia del tutto fuori luogo. Mi sembra inoltre che non ci siano i presupposti per un richiamo nei miei confronti comunque se lei si sente offeso le chiedo scusa. Cosa che non ha fatto lei”.
Thomas De luca (M5s) rincara la dose: “Scioccante mettere in contrapposizione il tema dell’omossessualità e quella dell’infanzia. Sono indignato. Sono parole inaccettabili. Vi invito inoltre a non perdere altro tempo con i post strumentali e ideologici ma ad affrontare i veri temi che interessano la città, non potete perdere altro tempo con queste sciocchezze”.
Il sindaco Leonardo Latini è di nuovo intervenuto per chiarire le sue parole: “Mai messo in relazione omossessualità con l’infanzia. Non c’è alcuna correlazione, assolutamente fuori ad ogni immaginazione. La mia vita e il mio pensiero testimoniano la mia correttezza. Ho voluto precisare sui diritti dei bambini, non mettere in alcuna relazione. Due concetti ovvi ma nessuna correlazione. Volevo solo prevenire. Se non sono stato chiaro sono state opportune le richieste di chiarimento”.