Celebrato, questa mattina, presso la Casa Circondariale di Terni, il 204^ Anniversario della Fondazione del corpo di Polizia Penitenziaria. Un’occasione particolarmente sentita, quest’anno, dopo i mesi problematici e pesanti dell’emergenza epidemiologica. Alla cerimonia hanno partecipato il Prefetto di Terni, il Comandante del reparto di Polizia Penitenziaria, il Direttore della Casa Circondariale, e il Magistrato di Sorveglianza.
Festeggiamenti ridotti, nel piazzale antistante l’accesso in istituto, a causa delle restrizioni legate al Coronavirus. A questo proposito, il Dottor Fabio Gallo, Comandante del reparto di Polizia Penitenziaria, ha sottolineato come la Polizia Penitenziaria abbia affrontato “con senso del dovere, partecipazione e disponibilità encomiabile” il periodo della pandemia.
A ottobre 2021, infatti, l’istituto ternano è stato colpito da un consistente focolaio epidemiologico, “che ha messo a repentaglio – ha dichiarato il Dottor Gallo – 75 detenuti appartenenti al circuito alta sicurezza, nonché 11 unità del personale“. La Polizia Penitenziaria ha dovuto far fronte a 9 ricoveri in ospedale, di cui 5 nello stesso periodo; così, “si è trovata costretta a modificare, con incredibili sforzi operativi, sezioni detentive e reparti Covid”.
Il Dottor Gallo, inoltre, ha inteso porgere un ringraziamento al locale presidio sanitario USL Umbria 2, “che si è impegnato per garantire assistenza in un contesto piuttosto difficoltoso“. “Nell’anno in corso – continua – è giunta anche la campagna vaccinale”. Le prime somministrazioni risalgono al giorno 8 marzo 2021, e nei prossimi giorni si concluderà il ciclo della seconda dose, con l’86% del personale di servizio vaccinato, e il 78% dei detenuti.
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Il Magistrato di Sorveglianza Gianfilippi, da parte sua, ha apprezzato l’impegno, la straordinaria umanità della Polizia Penitenziaria: la detenzione, anche ai tempi del Covid, “è stata sempre rispondente all’articolo 27, comma 3″; “il carcere, del resto, è un momento che ha significato se conduce verso la rieducazione e il ritorno nella società delle persone detenute”.
Il Prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, infine, ha affermato: “meritano di essere sottolineati il coraggio, la sensibilità, la forza, che hanno contraddistinto il lavoro del Corpo in questi mesi”. Certamente, non è stato facile conciliare la preoccupazione del contagio con lo spirito di abnegazione; nel carcere “è assai complesso mantenere le necessarie distanze, per esigenze di sicurezza del personale e degli stessi detenuti”.
La sperimentazione dei colloqui da remoto dei detenuti con i propri famigliari, con i propri avvocati; la gestione e la prevenzione delle rivolte all’interno del carcere; la nobiltà d’animo della Polizia Penitenziaria nel continuare a rispettare la dignità altrui, anche in un momento critico. Sono una chiara espressione di fede al solenne giuramento. “Di tutto questo – conclude il Dottor Sensi – vi siamo veramente grati“.