Bandecchi dà l'assalto a Perugia. Stoppato iter Auri per impianto essicazione fanghi. Il 'giallo' sul verde pubblico con Ater
“Terni non sarà la fogna dell’Umbria”, parole del vicesindaco Riccardo Corridore, su mandato del sindaco Stefano Bandecchi, messe a verbale durante la riunione in Regione sulla delibera dell’impianto di essiccazione fanghi che si vorrebbe costruire a Terni. Non solo la giunta Bandecchi ha votato contro la delibera, ma lo stesso atto ripasserà per l’assemblea Auri per essere ridiscusso. Questo è il primo successo illustrato nell’ambito di una conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio di oggi 6 giugno a Palazzo Spada, della giunta Bandecchi. “Ci hanno anche detto che i costi sarebbero aumentati del 25%, ma grazie al nostro ‘no’, l’impianto per ora non si farà” – ha spiegato Corridore. “Aggiungo che il progetto doveva essere finanziato con i fondi per il Pnrr: a Perugia i soldi vengono investiti in eventi e cultura, mentre si vuole rendere Terni la fogna dell’Umbria”.
Bandecchi “Vogliamo che la Regione si rapporti meglio con noi”
L’assalto alla Regione di Stefano Bandecchi è appena iniziato: “I ternani in Umbria saranno meno amati da questa sera – ha detto Stefano Bandecchi – ma respireranno meglio e avranno più dignità. Si dà se si riceve: se i cittadini avranno qualcosa in cambio vedremo in futuro se in condizioni di massima sicurezza potrà essere fatto. Vorremmo che la regione si interfacciasse meglio con noi, visto che esiste un grande squilibrio tra le due province. Ci metteremo per traverso per tutto ciò che non sarà soldi e prestigio a Terni”.
Ater e il ‘giallo’ del verde pubblico
Secondo quanto riferito dal vicesindaco, Riccardo Corridore, dopo un colloquio del presidente Ater, sarebbe emerso che l’Ente non fosse a conoscenza del fatto che la cura di alcune aree verdi fossero a carico proprio dell’Ater: un vero ‘giallo’ sul quale Bandecchi ha intenzione di andare fino in fondo per capire quali siano le reali responsabilità dell’Ente. Per sistemare la questione è stato dato mandato alla Polizia Locale di effettuare i controlli del caso e comminare sanzioni per eventuali inadempimenti.
Dissesto, Bandecchi “I creditori si dovranno accontentare del 65%”
“Il dissesto deve finire a breve – ha spiegato il sindaco Bandecchi – ma ci sono ancora 34milioni di euro lasciati in eredità dalla precedente giunta che ha lavorato in modo inadeguato. 20mila euro sono debiti in seno al Comune, mentre gli altri 14mila sono dovuti ad esterni. Chiamerà uno per uno tutti i creditori e proporrò di prendere il 65% delle somme dovute: se qualcuno è intelligente verrà a prendere il 50%. Il Comune non ha cassa per andare oltre questo cifra e Terni deve assolutamente superare questa fase e ripartire. I ternani fino a questo momento sono stati sottoposti a una sorta di esperimento sociale per vedere fino a che punto può arrivare la sopportazione di un italiano”.