Poco prima delle 12,30 di giovedì scorso un equipaggio della Squadra Volante era stato inviato sul posto poiché era giunta sulla linea del “113” una telefonata con la quale si segnalava la presenza di un uomo che stava litigando violentemente con la propria madre anziana, forse per estorcergli del denaro.
L’equipaggio della Squadra Volante giunto sul posto si è imbattuto nell’uomo che si trovava in strada, dinanzi alla propria abitazione, versando in uno stato di evidente agitazione. L’uomo, alla vista della volante, ha estratto dalla tasca dei propri pantaloni un coltello a serramanico con il quale si è avventato contro i due poliziotti nel tentativo di colpirli.
I due agenti hanno dapprima schivato i colpi e poi hanno estratto le armi in dotazione costringendolo a desistere dal tentativo di reiterare la sua azione. A tal punto l’uomo ha puntato il coltello contro la propria gola minacciando di suicidarsi, ma l’azione congiunta dei due agenti, supportata dall’equipaggio di un’altra volante nel frattempo giunta in ausilio dei colleghi, ha permesso di bloccare ed arrestare L.N.Z. il quale comunque, nel corso della colluttazione che ne è conseguita, ha provocato contusione varie a due agenti per le quali i medici hanno prescritto ad entrambi 10 giorni di prognosi.
L’uomo è stato arrestato per lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché per il possesso illegale del coltello, e trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima che si è celebrato nella stessa mattinata.
Al termine dell’udienza è stato convalidato l’arresto, disposto il successivo giudizio direttissimo, ed è stato dato avviso alle autorità per l’eventuale attivazione del trattamento sanitario obbligatorio poiché L.N.Z. risulta affetto da patologia psichiatrica certificata da una perizia esibita dalla difesa e per questo non avrebbe capacità di stare in giudizio.
Per l’uomo è stato quindi disposta la liberazione.