“Porti aperti a Terni. La curia chiede di ospitare più migranti, il sindaco tace. Intanto l’assessore ai servizi sociali con spirito boldriniano, offre un lavoro agli stranieri accolti. Terni si riempie di “risorse” e si pensa a chiudere lo Sprar di Stroncone che ospita una sola persona” – è quanto si legge in una nota del gruppo consiliare del M5S che interviene sulla questione dell’apertura all’accoglienza dei migranti della nave Diciotti da parte del vescovo di Terni, Mons. Piemontese e sulla ‘riforma’ dei progetti Sprar dell’assessore Cecconi.
“Dopo le recenti notizie dell’assessore ai servizi sociali sui progetti Sprar, questi sarebbero stati i titoli e gli slogan che il centrodestra avrebbe usato oggi se fosse stato all’ opposizione. Però a governare Terni ci sono loro quindi la comunicazione è molto più prudente in netta contrapposizioni con le facili promesse della campagna elettorale. Come era ampiamente previsto sul fronte dell’accoglienza questa maggioranza è costretta a mettere da parte gli slogan e a continuare quello che aveva già messo in programma la giunta Di Girolamo” – dicono ancora i pentastellati, riscontrando la mancata discontinuità con la precedente amministrazione.
“Però si fa passare come rivoluzione quello che ormai sta avvenendo ovunque cioè applicare il decreto Minniti – continua la nota – e destinare alcuni immigrati a lavori socialmente utili. Forse il Sindaco Latini non sa che in altre città d’Italia la Lega è salita sulle barricate contro questo tipologia di intervento promossa dal “suo” assessore alle politiche sociali, perché quando la Lega è all’opposizione vengono sempre e comunque: ‘prima gli Italiani’“.
“Quindi nulla di nuovo sotto al sole, si continua a delegare tutto alle solite cooperative ed associazioni vincitrici dei bandi senza una reale leadership politica del Comune”. Ricordiamo a questo proposito che le convenzioni con le attuali strutture che si occupano di accoglienza sono state rinnovate con proroghe dalla precedente amministrazione e vincolate fino al 2019.
“Ricordiamo che mentre la curia di Terni per voce della Caritas e della San Martino si offre di ospitare più migranti, il sindaco tace nonostante avesse annunciato azioni eclatanti qualora questo scenario si fosse prefigurato.
In questa mancanza di idee e competenze – conclude la nota – a rimetterci tra mille cavilli tutti da valutare, sarà una delle rare strutture per migranti affetti da patologie psichiatriche ospitate nel territorio nazionale, una struttura sicura che non aveva nessun impatto per la nostra città perché operante nel comune di Stroncone. Una struttura che attualmente ospita un solo migrante e che dava lavoro con risorse provenienti dal ministero degli interni a circa 7 persone, anzi per restare nei toni della maggioranza a 7 italiani. Intanto a Terni salvo il fatto che le idee sono sempre di meno e sempre più confuse prendiamo atto che nulla è cambiato”.