Sedici anni di carcere per omicidio volontario; è quanto stabilito dal giudice del Tribunale di Terni, Barbara Di Giovannantonio, nei confronti di Giorgia Guglielmi, la mamma ternana che nel luglio 2018 era stata indagata per l’omicidio del figlio neonato, poi abbandonato in una sacco di plastica nel parcheggio di una supermercato alla prima periferia della città.
Il giudice, che ha accolto le richieste del Pm titolare del fascicolo d’inchiesta Barbara Mazzullo, ha anche stabilito una provvisionale da 30mila euro in favore del padre di Giuseppe, nome con il quale il neonato era stato riconosciuto dal genitore.
L’iter giudiziario non è comunque destinato a finire qui, visto che i due legali difensori della donna, Attilio Biancifiori e Alessio Pressi hanno confermato a TO di voler ricorrere in Appello; tempo 90 giorni per leggere le motivazioni della sentenza di primo grado, poi gli avvocati avranno tempo per formalizzare l’atto, nel quale chiederanno “la derubricazione del capo d’accusa da omicidio volontario a infanticidio. La nostra assistita, colpevole, secondo noi non voleva uccidere il figlio, ma soltanto abbandonarlo. Cercheremo di far valere la consulenza psichiatrica alla quale la donna è stata sottoposta in carcere, nella quale non è stata riscontrata incapacità di intendere e di volere, ma è stato certificato un contesto di abbandono affettivo ed economico. Sarebbero proprio queste le circostanze – precisa a TO la difesa – che ci inducono a sostenere che si tratti di un infanticidio e non di un omicidio volontario”.