Di Girolamo sfugge al confronto. E’ stato rinviato al 21 Gennaio il Consiglio Straordinario che il M5S aveva richiesto in data 25 Novembre per sollecitare il Sindaco a riferire sulla situazione dei dati ambientali e sui risultati delle analisi sul latte e sulle uova.
Fra un mese e mezzo, ma le misure per tutelare la salute vanno prese ora. L’inquinamento a Terni oggi ha un solo nome: PCB.
“Il Sindaco ha bisogno di venti giorni per prepararsi”. Questa è stata la risposta alla domanda di Thomas De Luca (M5s) rivolta al Presidente del Consiglio Giuseppe Mascio riguardo la non avvenuta notifica della convocazione in merito al consiglio straordinario sull’ambiente. La notifica effettuata ieri, 11 dicembre, fissando il consiglio per il 21 gennaio 2015 viola nella forma e nel contenuto l’art.36 dello statuto e l’art.38 del regolamento che lo obbligano a convocare “prioritariamente” rispetto ad altri consigli quelli richiesti in via straordinaria da almeno un decimo dei componenti.
Due mesi per sapere:
– quando la Giunta abbia intenzione di mettere in atto azioni urgenti al fine di difendere l’incolumità dei cittadini quali l’interdizione dell’allevamento e della coltivazione dei terreni contaminati;
– se abbiano intenzione di porre la questione sul tavolo delle conferenze dei servizi che dovranno rilasciare l’autorizzazione a bruciare rifiuti ai due inceneritori, Printer e Aria;
– chi fra il Comune e la ASL abbia mentito in merito alla data di comunicazione dei dati delle analisi svolte su uova e latte e quale conferenza dei servizi si sia svolta nell’autunno 2013;
“Quindi da quanto ci è stato riferito – continua Thomas De Luca – il Sindaco non ha elementi per rispondere, ma non ha esitato nonostante ciò a definire “terroristiche” le nostre preoccupazioni. Non ha elementi per rispondere ma è stato in grado di minimizzare i dati senza nessuna esitazione”.
A Taranto nel 2009 Peacelink denunciava per un “semplice” +200% di diossina nelle uova, a Terni con un +475% di PCB oltre la soglia dall’allarme in un allevamento a Villa Valle (valore limite allarme 40 pg/g, valore riscontrato 230 pg/g) a Di Girolamo non causa nessuna preoccupazione. Una contaminazione diffusa a tutta la città che parte da Borgo Rivo, passa per il centro e arriva fino al confine più vicino con il comune di Ferentillo in loc. Macelletto.
Non c’è altra spiegazione allora se non la paura profonda di un confronto con la realtà che non corrisponde più alla versione ostentata in questi anni. Il timore di un confronto con noi che non abbiamo altro che dati, prove e la volontà di difendere la salute dei ternani.
“La verità è che Di Girolamo si stà arrampicando sugli specchi – conclude De Luca – e pone di fronte ad azioni e scelte ormai ineludibili questioni politiche ed eventuali responsabilità degli amministratori. Invitiamo il Sindaco a mettersi una mano sulla coscienza ed iniziare a pensare alle prossime generazioni, non alle prossime elezioni, faccia un ordinanza immediata e fermi questo scempio ammettendo una volta per tutte che Terni è un’area di crisi ambientale complessa ed iniziamo insieme a pensare a delle soluzioni”.