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Terni, “l’ape regina” delle “baby squillo” torna in carcere

L’ape regina torna in carcere. La 27enne, al centro dell’inchiesta che ha visto smantellare un presunto giro di prostituzione minorile nel ternano, è stata arrestata a Terni dalla squadra mobile della questura per essere evasa più volte dall’abitazione dove era ristretta agli arresti domiciliari.

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La donna – secondo quanto riferiscono gli investigatori – nel maggio scorso era stata bloccata dai carabinieri per l’indagine sulle baby squillo e nel dicembre 2013 dalla stessa polizia per un mandato d’arresto internazionale.

Proprio durante il primo arresto la donna era stata trovata in via Gramsci, a Terni, mentre si stava prostituendo, nonostante avesse dato alla luce neanche due mesi prima una bambina. Proprio per la recente maternità, era stata disposta per lei la detenzione domiciliare. Che però – secondo quanto accertato dalla polizia – sarebbe stata più volte violata dalla donna.

Negli ultimi mesi, infine, la donna è stata denunciata più volte per evasione, essendosi nuovamente allontanata dalla sua abitazione, dove però è stata trovata ieri sera dagli agenti che le hanno notificato l’ordinanza restrittiva.

Su segnalazione della squadra mobile e dell’ufficio minori della questura, il tribunale per i minorenni di Perugia ha anche disposto la decadenza della responsabilità genitoriale.