Una delle eterne incompiute di Terni, la palazzina di via San Nicandro sta creando più di qualche problema per i residenti della zona. Non solo l’immobile in questione, ma tutta l’area di largo Manni, dove si trova anche il mercato comunale, versa in uno stato di abbandono e degrado.
Il cantiere è praticamente fermo da 25 anni, correva infatti il 1996 quando era fallita la ditta appaltatrice (né il Comune ha manifestato interesse per il recupero della struttura), ma, a febbraio 2021, l’assessore regionale Enrico Melasecche, nell’ambito di una Commissione, ha reso noto che sarebbe stato raggiunto un accordo tra Comune e Ater (che realizzerà alloggi popolari e diventerà proprietaria dell’immobile, ndr) per recuperare la struttura. Non si hanno ancora dati certi su costi e tempi dei lavori, ma, nel frattempo, l’area è in completo stato di abbandono e degrado.
Più di un residente della zona ha denunciato a Tuttoggi una situazione che sta diventando insostenibile. Oltre alla sporcizia e a situazioni igieniche precarie, i cittadini lamentano che il cantiere sarebbe diventato luogo abituale di spaccio e di altri movimenti poco chiari. Non sarebbe infatti raro vedere coppie che si introducono all’interno del cantiere per consumare rapporti sessuali in un via vai più che sospetto.
All’interno del cantiere si possono vedere chiari segni di frequentazione con tanto di sedie, coperte e anche un passeggino che scompare e riappare nel corso della giornata. Entrare nell’area non è difficile; basta spostare le transenne a metà del cantiere (costeggiando infatti la recinzione è facile notare punti di accesso ricavati dallo spostamento dei pannelli, ndr.) ed entrare per ‘utilizzare’ lo spazio interno ‘come meglio’ si ritiene.
Anche nell’area del mercato comunale le cose non vanno meglio. Dal pomeriggio, ma soprattutto al calar del sole, il parcheggio delimitato dalle sbarre non funzionanti (e spesso aggirate per un parcheggio comodo in centro) e le scalette di accesso al mercato diventano ritrovo abituale per bivacchi, spaccio e consumo eccessivo di alcol.