Davvero stanchi i ‘poveri’ consiglieri di maggioranza del Comune di Terni che, nella giornata di ieri, hanno deciso di sospendere la seduta del consiglio comunale anticipatamente e sconvocare quella che già era stata calendarizzata per la giornata di oggi. L’illuminante proposta è venuta dal consigliere Leonardo Bordoni (eletto in quota Lega) che, candidamente, si rivolge al presidente del consiglio comunale, Francesco Maria Ferranti: “Visto che i successivi punti all’ordine del giorno riguardano modifiche ai regolamenti delle partecipate, tema piuttosto importante – questa è la premessa – anche se sono uscite con ampia condivisione della Commissione, c’è relativa urgenza di questi atti, ma siamo tutti stanchi. Propongo che il presidente Ferranti possa sconvocare il consiglio di domani e riconvocarlo per lunedì prossimo. Ritengo che un ritardo di 5 giorni non sia terribile”.
Ricordiamo che le tre sedute consecutive del consiglio, tutte con fine prevista alle 23:59, erano state convocate per l’urgenza dei temi da discutere e che la seduta di lunedì era stata caratterizzata dalla vicenda sulla delibera del trasporto dei disabili; quella di ieri, invece, tutto è stata tranne una seduta stancante (come chiunque può verificare riguardando lo streaming dell’assemblea), visto che per tutto il tempo i politici hanno soltanto votato i membri della Commissione Edilizia.
E ricordiamo anche che, forse, non c’era molta stanchezza quando è stato deciso di aumentare i compensi alla Giunta. Del tutto comprensibile del resto.
Alla proposta di Bordoni, Francesco Maria Ferranti, non senza qualche imbarazzo, ha ricordato al consigliere della Lega: “Preciso che è ancora in atto la convocazione di domani. Comprendo che le giornate di ieri e di oggi sono state pesanti. Possiamo sospendere la seduta di oggi e lasciare convocata quella di domani”.
Ma a Bordoni non basta e insiste: “Essendo stata la giornata di ieri impegnativa, quella di oggi altrettanto, la terza convocazione, per due atti che hanno natura amministrativa e licenziati dalla Commissione e per altri atti politici, pensavo si potesse evitare”.
Al presidente Ferranti non è rimasto che mettere in votazione la sconvocazione della seduta programmata per oggi che ha visto la minoranza votare contro e la maggioranza, eccezion fatta per i contrari Cecchini e Musacchi, ha votato a favore. Non contenti, si è proceduto anche alla sospensione della seduta di ieri, ben quattro ore prima del previsto. Tanto perché gli atti da discutere erano urgenti e importanti per la città.