Ha visto gli amici di sempre, quelli di una vita, di una carriera spesa al servizio di una professione che ha amato visceralmente, Dante Ciliani vive ancora nella memoria, nei valori e negli insegnamenti che lascia soprattutto ai giovani giornalisti per i quali è stata creata la sala stampa che porta il suo nome al “Palasì” di Terni.
Grazie all’Odg, alla sensibilità del presidente della struttura, Sauro Pellerucci, in poco tempo si è realizzato un sogno che Dante ha cullato a lungo, uno spazio dove condividere la professione, incontrarsi, scambiarsi idee e confrontarsi, così come ha sottolineato l’amato fratello Carlo Ciliani: “In un luogo dove dovranno impegnarsi i giovani, Dante sarebbe stato a suo agio”. Commosse la parole di ricordo di Enzo Iacopino, presidente nazionale dell’ordine: “Aveva un bel sorriso e quando ti parlava ti guardava negli occhi e, con gli occhi, ti diceva ti voglio bene”.
Ma quella di oggi non è stata una commemorazione, Dante non l’avrebbe voluta così, ma una festa, come sottolineato da Gigi Scardocci, amico e collega stimato: “Voglio parlare sottovoce pensando a Dante, ma voglio esprimere grande soddisfazione – ha sottolineato il membro del consiglio dell’ordine – per questa sala realizzata per i più giovani. Lui pensava sempre ai meno fortunati e aveva idee fresche e giovani, attualissime. Non vogliamo fermarci qui, ma come ordine realizzeremo un’altra sala stampa anche a Perugia a settembre, grazie al lavoro svolto con l’università di Perugia e la giunta Romizi”.
Elena Frasconi, giovane giornalista del Messaggero ha ricordato l’impegno di Dante: “Aveva i disagi dei giovani nel cuore e senza di lui ci sentiamo certamente più soli, meno compresi, ci manca incontrarlo per strada, il suo sorriso e i suoi incoraggiamenti, ma è rimasto il suo esempio”.
“La scomparsa di Dante è riuscita nel miracolo di compattare e unire tutto l’ordine dell’Umbria – ha sottolineato Roberto Conticelli, presidente regionale Odg – mi piace ricordarlo come il giornalista col sorriso, sempre di buon umore, con i saldi valori del rispetto e della tolleranza”.
Valori ai quali ha fatto riferimento anche Sauro Pellerucci, l’imprenditore ‘illuminato’ che ha reso possibile tutto questo: “Dante aveva un grande lato umano e svolgeva una funzione sociale fondamentale con la sua professione. Il diritto all’informazione è garantito dalla Costituzione – conclude Pellerucci – e spero che in questa sala sia viva, attiva e piena dei valori che Dante ci ha lasciato”.
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