Riccardo Foglietta
Continua l’attività di protesta del Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente del Comune di Avigliano Umbro e dei paesi confinanti. Dopo l’inizio dei lavori per la costruzione di una mini centrale a biomassa, infatti, alcuni cittadini hanno iniziato a mobilitarsi per esprimere il proprio dissenso e la propria delusione nei confronti dell’amministrazione comunale locale. Il Sindaco di Avigliano Umbro Giuseppe Chianella, secondo i membri del Comitato, non avrebbe informato preventivamente i cittadini riguardo alla realizzazione della mini centrale, privandoli così del diritto all’informazione e della possibilità di intervenire o di esprimersi in merito alle scelte dell’amministrazione comunale. Dopo un iter piuttosto travagliato, costellato da una tentata raccolta firme, da una manifestazione pacifica di protesta, da assemblee pubbliche, incontri e dibattiti, l’amministrazione comunale di Avigliano Umbro ha risposto ad una lettera inviata dagli avvocati nominati dal Comitato, accettando il controllo congiunto dei tecnici nominati dal Comune stesso e di un tecnico nominato dal Comitato; tale controllo era finalizzato alla verifica delle distanze presenti fra la mini centrale e la strada, le abitazioni e l’area circostante, Sito di Interesse Comunitario dal punto di vista ambientale e paesaggistico. “Dai rilievi effettuati sembra che siano state rispettate le distanze dalla strada provinciale e dal fosso – racconta Franca Piacenti, presidente del Comitato – va però detto che il tecnico nominato dal Comitato non ha potuto prendere tali misure manualmente, ma ha potuto soltanto vigilare sull’operato dei tecnici nominati dal Comune. A questo punto rimangono da verificare la distanza della mini centrale rispetto ad una singola abitazione e rispetto al centro abitato; spetterà però alla Procura stabilire se effettuare o meno tali misurazioni.” Franca racconta che, successivamente alla perizia, si è svolto un incontro a cui erano presenti membri del Comitato da una parte ed amministrazione comunale dall’altra, insieme ai rispettivi legali. “Tale incontro però – continua Franca – non è servito a niente, perchè entrambe le parti sono rimaste sulle loro posizioni. Perchè il Comune non ci ha informati? Secondo il Sindaco, perché per avallare la realizzazione della mini centrale si è potuto fare riferimento ad una Procedura abilitativa semplificata, che non prevede la valutazione di impatto ambientale. Eppure in campagna elettorale – spiega la Piacenti – i candidati avevano parlato di federalismo municipale e maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni del Comune. Per le vie del paese sono stati esposti pubblicamente dei manifesti recanti i punti del protocollo d’intesa, ovvero gli accordi presi fra Comune e Genera Spa, una delle società realizzatrici della mini centrale. Quando il nostro avvocato ha chiesto se tale protocollo è stato firmato, il Sindaco ha risposto che si aspettavano le proposte del Comitato.” In seguito il Comune di Avigliano Umbro avrebbe proposto un incontro fra la Genera Spa ed il Comitato, finalizzato al controllo delle emissioni della mini centrale e della qualità del legname utilizzato al suo interno, incontro a cui però il Comitato non ha voluto partecipare perchè, spiega Franca, “il rifiuto dell’impianto in questione è radicale, comunque verrebbero emesse delle polveri sottili potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini. Inoltre tale proposta ci è sembrata tardiva; se non avessimo portato avanti tutte le iniziative realizzate fino ad oggi, probabilmente nessuno avrebbe chiesto l’opinione dei cittadini in merito alla questione. Il ventiquattro dicembre, la sera prima della messa di mezzanotte, membri del Comitato hanno fatto volantinaggio proprio per fare informazione e rimarcare il fatto che il coinvolgimento della gente si sarebbe dovuto cercare prima. La Genera Spa ha comunicato a mezzo stampa che la mini centrale verrà attivata entro il trentuno dicembre – conclude la Piacenti – ma il Comitato non si arrende ed auspica che la Procura svolga tutte le indagini del caso. Il Ministero dell’Ambiente, inolte, ha risposto ad una lettera inviata tramite i nostri avvocati chiedendo al Comune se era stata effettuata una valutazione di impatto ambientale. Il Sindaco ha dichiarato pubblicamente che la lettera di risposta è già pronta, poichè trattandosi di una Zona per Insediamenti Produttivi tale valutazione non era necessaria. Il Comitato, in ogni caso, porterà avanti la sua attività di protesta facendo informazione e sollecitando tutti i controlli del caso.”
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