Riccardo Foglietta
Si è tenuta questa mattina, presso la sede di Cittadinanzattiva sita in Via Aminale a Terni, una conferenza stampa in merito alla vicenda degli anziani maltrattati nella casa di riposo Villa Maria Luisa. Cittadinanzattiva rappresenta un’associazione, formata dal Tribunale per i diritti del malato, dal Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici, dai Procuratori dei cittadini, da Giustizia per i diritti e da Scuola di cittadinanza attiva, nonché un soggetto civico formato da cittadini impegnati nella tutela e nella promozione dei diritti delle persone. Queste le parole di Anna Rita Cosso, segretario regionale dell'associazione: “Gli ultimi accadimenti saliti alla ribalta delle cronache giudiziarie a Terni possono essere considerati come degli “eventi sentinella”, poiché il tema dell’invecchiamento della popolazione umbra va affrontato pensando che non deve esistere necessariamente il solo controllo operato dalle istituzioni, ma questo può essere accompagnato dall’impegno dei cittadini e dei volontari. I monitoraggi delle situazioni presenti all’interno delle case di riposo – ha continuato la Cosso – devono però essere svolti in maniera sistematica, a tappeto e senza preavviso, ovviamente senza perpetuare indebite invasioni nella privacy degli ospiti. Fino al 2010 è esistita una convenzione con l’ASL 4 di Terni, del valore di duemilacinquecento euro, finalizzata proprio al monitoraggio sistematico delle case di riposo locali; tale convenzione, però, è stata successivamente interrotta dal direttore generale dell’ASL dell’epoca, a causa dell’assenza di fondi disponibili. È fondamentale, inoltre, proporre dei modelli professionali, ovvero chiedersi quanto investono attualmente le cooperative sociali sulla formazione e sulla motivazione degli operatori. In altre Regioni italiane – ha concluso la presidente – i cittadini hanno la possibilità di scegliere se tenere l’anziano in casa, ricevendo dalle istituzioni un contributo economico per sostenere le spese necessarie. Come Cittadinanzattiva riteniamo che in una società moderna il cittadino debba poter scegliere, a parità di costi per l’amministrazione pubblica, considerando poi che le cooperative potrebbero comunque fornire personale assistenziale.” Soprattutto l’interesse dei familiari, è stato evidenziato nel corso della conferenza stampa, è fondamentale per la verifica della qualità di vita della persona ospitata all’interno di una casa di riposo.
Il fuoriprogramma – I disagi espressi da Cittadinanzattiva trovano, però, espressione anche all’interno dell’organizzazione stessa; una ex tesserata dell’associazione, infatti, ha fatto inaspettatamente il suo ingresso in sala manifestando il proprio disappunto per essere stata, stando alle sue parole, estromessa da Cittadinanzattiva, suscitando così l’imbarazzo ed il nervosismo degli iscritti presenti.
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