È destino che a Terni il Capodanno porti polemiche e problematiche di ordine vario, ma quest’anno c’è una novità. Almeno, per ora, non è il Caos al centro della polemica (ma per quello c’è sempre tempo), bensì il Capodanno che stanno progettando alcuni privati, tra cui “Opificio” e “909”, con il coordinamento di Andrea Bovelli, al campo scuola “Casagrande”.
Al momento, i progettatori, perché ancora di progetto si tratta, hanno chiesto al Comune se sia possibile affittare dietro giusto compenso questo spazio comunale, ma già le società sportive e gli atleti che si allenano nell’area del campo scuola annunciano battaglia perché l’evento non si faccia.
Che il “Casagrande” non goda di buona salute è cosa ben nota e a breve verrà affidato un appalto per la ristrutturazione dell’area sportiva, ma gli sportivi non vogliono sentir parlare delle tensostrutture che dovrebbero sorgere per ospitare quello che gli organizzatori hanno pensato come il “capodanno della città”.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Andrea Bovelli, che ci ha confermato che il progetto è in cantiere: “Insieme a Opificio e “909” (ex Stardust) stiamo cercando di creare un evento congiunto, un unica festa per il Capodanno della città.
Con questa offerta vorremmo essere attrattivi anche per le zone limitrofe, chiedendo in locazione un bene del Comune, senza nessuna sovvenzione. Abbiamo depositato un prospetto di come dovrebbe essere alla fine il prodotto che abbiamo intenzione di prmouovere.
Rispetto alle polemiche già in circolo – continua Bovelli – credo che sia un investimento importante di privati che può sviluppare attrattività per i territori limitrofi come Rieti, Viterbo e Foligno. Organizzeremmo pacchetti di incoming, coinvolgendo le strutture ricettive del territorio, convenzioni con operatori commerciali del centro. Oltre 100 persone lavorerebbero in un progetto pensato per lo sviluppo del territorio. Da molti anni si sta delineando un percorso di Terni nell’immaginario collettivo degli eventi, e, nella sera di Capodanno, non vedo perché non si dovrebbe pensare a un evento ludico, perché non dovremmo fare una festa anche nella nostra città?”.