La vicende delle palestre provinciali e comunali ‘chiuse’ finisce all’attenzione del Prefetto, con un esposto formalizzato dall’associazione “Codici” (che tutela i diritti dei cittadini e dei consumatori) a firma dell’avvocato Massimo Longarini.
Il ‘caso’ dopo essere finito anche nelle cronache sportive della Gazzetta dello Sport ha anche scatenato la polemica politica tra l’assessore Elena Proietti e l’ex delegato Coni Stefano Lupi: la referente dello Sport a Terni accusa tutti coloro che ora intervengono a vario titolo nel dibattito di essere stati ‘zitti’ fino a questo momento e che avrebbero potuto agire “quando ne avevano opportunità”, ricoprendo ruoli istituzionali. Lupi aveva invece avanzato più di una perplessità sulla possibilità, per Terni, di essere una città europea dello sport, rievocando i ‘fasti’ di un tempo, durante i quali la città godeva di ‘buona salute sportiva’.
Tornando all’esposto, nel testo si legge: “Circa un anno fa questa Associazione lamentò al Comune di Terni di aver letto con estrema preoccupazioni le dichiarazioni pubbliche rese dall’ Assessore Dominici (non più nella giunta Latini, ndr) del Comune di Terni secondo il quale per la ristrutturazioni degli edifici scolastici del territorio sarebbero necessari almeno cento milioni di euro; somma di cui il Comune non dispone.
Nell’occasione, per almeno tre volte, l’Associazione Codici-Delegazione di Terni- interrogò pubblicamente e formalmente il Comune di Terni affinché chiarisse se le scuole sono attualmente sicure in mancanza degli interventi strutturali prefigurati dall’Assessore o se sono state prospettate spese di ordinaria manutenzione”.
Concentrando il focus sulle strutture scolastiche e le pertinenze, l’associazione cita un articolo del Corriere dell’Umbria sul cornicione pericolante del “Galilei” e quello di Tuttoggi.info sulla sicurezza nelle palestre ‘scaricata’ sulle società sportive per consentire, momentaneamente, lo svolgimento delle competizioni federali Coni in assenza di pubblico. “Alla luce di quanto illustrato – conclude la nota – Questa Associazione invita il Prefetto a valutare se tali situazioni sono compatibili con la sicurezza dei cittadini”.