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Terni, “Caldaia sicura” | Firmato il protocollo d’intesa

È scattata l’operazione Caldaia Sicura. Questa mattina, presso la Sala Giunta di Confartigianato Imprese Terni, è stato firmato il nuovo Protocollo d’Intesa relativo al Progetto Caldaia Sicura. L’accordo, che porta la firma di Confartigianato Imprese Terni, Federconsumatori e Confconsumatori è incentrato su due punti fondamentali: la sicurezza per i cittadini e le imprese e il rispetto dell’ambiente. Il tutto garantito dalla trasparenza e correttezza  delle aziende che operano nel settore.  

L’accordo siglato punta a dare certezze e punti fermi in un settore in cui, complice la precaria situazione della Provincia di Terni, le parole uniformità e garanzia rischiano di perdere di significato. “In questo momento – ha spiegato Manrico Ossidi presidente della categoria manutentori e bruciatori – è difficile capire a chi spetta il compito di controllare gli impianti domestici e aziendali. A partire da gennaio 2015, a seguito del Dpr 74 del 2013, il compito passerà alla Regione ma al momento c’è molta incertezza. I controlli e le verifiche periodiche introdotte dal Dpr 412 hanno ridotto il numero di incidenti dell’80%. Ecco perché bisogna garantire i controlli. Ci preoccupiamo ancora troppo delle sanzioni qualora non vengono rispettate le normative ma l’occhio va spostato sull’importanza di vivere in luoghi dove le caldaie sono sicure e i dispositivi controllati debitamente e periodicamente”. 

Quello di oggi è un atto di notevole importanza – ha aggiunto il Presidente di Confartigianato Imprese Terni Giuseppe Flamini – che in un momento di ampia confusione in ambito burocratico per i cittadini e le imprese, dove siamo in pieno clima di riforme, può essere il punto di riferimento da cui partire e da prendere in seria considerazione.”

“La questione della sicurezza – ha proseguito Umberto Ricci Presidente Federconsumatori Terni – non può essere considerata come un fatto marginale. Una corretta manutenzione della caldaia finalizzata a prevenire gli incidenti domestici che a volte si traducono in danni ad interi edifici e quindi a persone. Il tutto coordinato da Imprese che effettuano la manutenzione in totale trasparenza e riferendosi, oltretutto, ad un listino con prezzo massimo consentito”.

Le 33 aziende che hanno aderito al protocollo offrono verifiche annuali ad un costo massimo di 90 euro l’anno. Viste le ultime novità legislative è auspicabile che a verificare le condizioni della caldaia sia lo stesso operatore per un periodo minimo di 4 anni. In questo arco temporale, infatti, oltre alla tradizionale verifica dei fumi l’operatore provvederà a fare tutti gli accertamenti relativi all’impatto ambientale della caldaia, un controllo che eseguito in un’unica data costerebbe all’utente più di 250 euro e svariate ore di test e verifiche.

“Una città come Terni – ha concluso Salvatore Lombardi Presidente Confconsumatori Umbria  – non può permettersi di non tenere conto dell’impatto ambientale delle caldaie. Un bruciatore che funziona male consuma di più, non è sicuro e inquina”.

Verificare il buon funzionamento della propria caldaia in una città in cui la qualità dell’aria è spesso compromessa diventa un imperativo civico più che un semplice dovere.

I Manutentori aderenti al Protocollo appartengono tutti a un albo/elenco pubblicato da oggi sul sito www.confartigianatoterni.it