Aggiornamento ore 15.45 – Omicidio volontario aggravato, cambia nettamente la posizione della 27enne ternana che, in un primo momento, era stata indagata per “Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale”, secondo l’art. 578 del Codice Penale. Le indagini degli agenti della Squadra Mobile di Terni, coordinate dal Pm Barbara Mazzullo, hanno evidentemente raccolto un quadro probatorio articolato che ha aggravato l’accusa nei confronti della presunta assassina del piccolo. Quadro che è stato confermato dalla ordinanza di custodia cautelare spiccata dal Gip Natalia Giubilei. Al momento non si conoscono in dettaglio né le prove acquisite, né il movente.
A quanto trapela il nucleo familiare non sarebbe trovato in una condizione di indigenza e la primogenita (la bambina di 2 anni avuta dallo stesso uomo) è rimasta in ambito famigliare, sotto la tutela del padre.
La misura, disposta dal GIP del Tribunale di Terni – dr.ssa Natalia Giubilei – su richiesta della Procura della Repubblica – Sostituto Procuratore dr.ssa Barbara Mazzullo –, è stata adottata a seguito della ricostruzione del fatto, risultante dalle indagini svolte da personale della Squadra Mobile di Terni.
La donna è stata trasferita nel carcere femminile di Perugia, ma il legale difensore Alessio Pressi è in attesa di leggere le motivazioni del provvedimento e potrebbe chiedere nelle prossime ore una misura meno afflittiva, come quella del trasferimento in una struttura protetta.