Ternana, Liverani "Pronto per il miracolo" | Show D'Alessandro - Tuttoggi.info

Ternana, Liverani “Pronto per il miracolo” | Show D’Alessandro

Redazione

Ternana, Liverani “Pronto per il miracolo” | Show D’Alessandro

Mer, 02/04/2025 - 14:49

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Se dici Fabio Liverani la mente dei tifosi della Ternana torna inevitabilmente indietro nel tempo, più precisamente al miracolo di Ascoli del 2017, quando il tecnico romano conquistò l’epica salvezza a 13 partite dalla fine del campionato. E proprio Fabio Liverani è stato chiamato dal presidente della Ternana, Stefano D’Alessandro, per il secondo miracolo, ma questa volta in chiave promozione in serie B. Ignazio Abate è stato infatti esonerato dopo il disastro di Lucca, costringendo la Ternana a rimandare, almeno per ora, i sogni di gloria. Proprio per questo è arrivato l’esonero: “Io voglio vincere”, ha detto il presidente D’Alessandro nell’ambito della conferenza stampa di questa mattina, 2 aprile, per la presentazione del neo tecnico Fabio Liverani, nell’ambito della quale ha dato vita a un vero e proprio show personale. Ma andiamo con ordine, partendo dalla nuova guida tecnica della Ternana.

Ternana, Liverani “Pronto per il secondo miracolo”

Ovviamente il parallelo tra il 2017 e questa situazione è suggestivo, ma i contesti sono completamente diversi, così come ricordato da Fabio Liverani: “L’impresa salvezza aveva un tempo più lungo e dipendeva al 70/80% da noi. Oggi le partite sono 4 e forse anche 3, dipende da come arriviamo. Il piano B è quello dei play-off. La percezione che ho è che questa è una squadra forte”. L’obiettivo dichiarato è quello di: “Recuperare 2 punti nelle prossime partite per andare a giocarci tutto a Chiavari. Dobbiamo vincere 4 partite, almeno 3. Il gruppo è dispiaciuto per la partenza di Abate con il quale ha lavorato per 8 mesi, ma i ragazzi hanno grande voglia a prescindere da chi c’è alla guida tecnica. Per me è motivo di orgoglio tornare dove ho fatto qualcosa di importante e dove ho lasciato molto sul campo a livello di squadra e a livello personale. Si è creato qualcosa di quasi unico e tornare per programmare un progetto a lungo termine era quello che cercavo. Col presidente c’è stata subito sintonia. La Ternana non può stare in questa categoria ma bisogna avere l’umiltà per capire perché ci si è finiti e lavorare per risalire. Sono pronto alla sfida, con la squadra e la gente di Terni sono pronto a provare a fare il miracolo”.

Liverani, la squadra e i tifosi

Per il tecnico rossoverde si avvicinano 3 finali da giocare al massimo, in un momento in cui la Ternana deve fare a meno di giocatori importanti: “Arriviamo al momento più importante con difficoltà per infortuni vari ha spiegato Liverani Oggi tutto il gruppo ha una possibilità grandiosa, anche quelli che sono stati impiegati meno. Io li supporterò e cercherò di fargli capire quanto sia importante una promozione, loro devono fare un mese pensando solo a questo obiettivo. Se avranno questa forza sono convinto che qualcosa potrebbe portarci a giocarci tutto all’ultima partita. Non conterà tanto il modulo, i numeri o altro. Se vinciamo lo facciamo per la volontà, l’atteggiamento e la tecnica: i numeri lasciano il tempo che trovano. Io cercherò di mettere tutti nelle condizioni di rendere al meglio, provando a incidere a livello di testa e sul piano tecnico- tattico con poche nozioni. La tifoseria è vicina alla squadra, ma il concetto è sempre lo stesso. Chiedo alla gente di Treni di stare con noi e a noi spetta il compito di trascinarli. I tifosi hanno la percezione quando ci si mette tutto in campo e quando questo accade la gente lo capisce”.

Il presidente D’Alessandro “Nei cassetti della Ternana ho trovato un casino”

Finito il confronto con Fabio Liverani, il presidente della Ternana, Stefano D’Alessandro, spiegando i motivi dell’esonero di Ignazio Abate, ha improvvisato un vero e proprio show personale; e ne ha avute per tutti, a iniziare dai giornalisti che, in parte, hanno riproposto come motivo dell’allontanamento di Abate la mancate convocazione del figlio del presidente: “Adesso inizio a querelare – ha detto il presidente – perché questa cosa è inaccettabile. Perché ho esonerato Abate? Per i numeri. Eravamo primi e siamo finiti 5 punti sotto l’Entella. Ma il problema è sempre quello che fa D’Alessandro per voi: dove prende i soldi, lo stadio, i pagamenti. Voi non sapete quello che ho trovato quando ho aperto i cassetti della società: un casino. Io come presidente voglio vincere e sentivo di dover fare qualcosa. Qualcuno dice che non era il caso di cacciare Abate in questo momento? può darsi, lo vedremo in futuro, ma io sentivo la necessità di agire. Anzi, aggiungo che che se il Tar dovesse rigettare il ricorso per i due punti di penalizzazione, andrò avanti al Consiglio di Stato, perché quei punti li abbiamo presi sul campo. E vi dico anche che domani andremo e depositare la convenzione per lo stadio”.

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