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Ternana, domani c’è l’Avellino | Breda ancora con dubbi su modulo e formazione

Crocevia fondamentale per il cammino della Ternana, la partita di domani al “Partenio” di Avellino, sarà una delle tappe fondamentali nella corsa alla salvezza per la squadra di Roberto Breda, che viene da una striscia negativa di 3 partite, spezzata dal punticino conquistato in casa contro il Latina.

Ancora dubbi sulla scelta del modulo, questa mattina, nella conferenza stampa di presentazione del match, il tecnico rossoverde ha lasciato intendere di non avere ancora le idee chiare su alcuni uomini e, soprattutto, sul modulo tattico da contrapporre ai biancoverdi dell’ex Attilio Tesser.

“Dobbiamo essere consapevoli della grande opportunità che abbiamo per riiniziare a fare punti – ha sottolineato Breda – visti i risultati di ieri delle nostre dirette concorrenti alla salvezza. Lo stesso discorso vale, però, anche per l’Avellino che con una vittoria potrebbe agganciare la scia playoff”.

Ricordando la brutta prestazione della Ternana contro l’Avellino al “Liberati” di Terni, il tecnico ha precisato che “Nella prima partita contro l’Avellino abbiamo giocato a bassa intensità e sotto ritmo. Dobbiamo rimanere fedeli al nostro dna e fare densità, non rinunciando al gioco”.

Sulla questione del modulo tattico, Roberto Breda non si sbilancia; tante le soluzioni testate in settimana e i giocatori provati in diverse posizioni e, al momento, l’unico che sembra avere una maglia da titolare assicurata in attacco è Fabio Ceravolo. La difesa sarà presumibilmente la solita, mentre il centrocampo è ancora un rebus da definire.

“L’Avellino è una squadra a due velocità – spiega ancora Breda – con un ottimo attacco, ma una difesa meno buona. Sarà fondamentale creare occasioni per ritrovare la vena in fase realizzativa che abbiamo perso negli ultimi tempi. Bisogna cercare la concretezza, mantenendo però l’equilibrio della squadra per non esporci alle loro ripartenze”.

Anche sul momento no di Avenatti, Breda è stato molto chiaro: “Non dobiamo caricare il ragazzo di troppe aspettative che poi non vengono confermate in campo. Non solo per Avenatti, ma per tutti, decido in base a come vedo i giocatori in allenamento di volta in volta. Tutti sanno cosa chiedo e cosa voglio”.

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