Nella giornata del 27 settembre i militari della Stazione Carabinieri di Giano dell’Umbria, dipendente dalla Compagnia di Spoleto, hanno arrestato due donne, S.G di 46 anni e F.A. di 23 anni, nomadi di origine siciliana, responsabili del reato di tentata truffa aggravata ai danni di una signora 73enne residente nella frazione Bastardo. Le due donne, con una banale scusa erano riuscite a carpire la fiducia dell’anziana signora e si erano introdotte in casa dove, con il pretesto di dover elargire un sussidio in denaro, avevano chiesto alla vittima di mostrare loro vari documenti ed il libretto della pensione.
Fortunatamente, proprio in quel frangente è sopraggiunto il nipote dell’anziana, il quale ha subito intuito che qualcosa non andava ed ha messo in fuga le due malintenzionate, avvertendo telefonicamente la locale Stazione Carabinieri.
I militari, impiegati in servizio di perlustrazione del territorio, in pochi istanti sono riusciti ad individuare l’autovettura sulla quale viaggiavano le donne bloccandola e controllando le due, a carico delle quali risultavano già diversi precedenti per reati contro il patrimonio ed in particolare per truffe a persone anziane.
La perquisizione dell’autovettura ha permesso anche il ritrovamento di alcune buste contenenti ritagli di carta dello stesso formato delle comuni banconote, utilizzate dalle due per perpetrare le truffe, scambiando i ritagli con i soldi veri delle vittime.
Le due donne sono state dichiarate in arresto e condotte al carcere di Perugia Capanne, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’arresto è stato convalidato in data odierna dal Tribunale di Spoleto.
L’Arma da sempre si impegna nella lotta a questo crimine particolarmente odioso, in quanto colpisce delle fasce deboli che non sempre sono in grado di difendersi dai tranelli tesi da persone senza scrupoli. Oltre alla repressione, si agisce anche a livello preventivo, informando le persone a rischio con apposite conferenze tenute presso i luoghi di aggregazione degli anziani, nonché distribuendo materiale informativo su come difendersi dalle truffe.
E’ molto importante poi che anche i familiari delle persone anziane, come avvenuto in questo caso, qualora notassero situazioni poco chiare, informino l'Arma tempestivamente telefonando al numero di pronto intervento “112”.