Lo scorso 27 Marzo, si è conclusa una complessa trattativa nazionale con Telecom Italia sul piano industriale 2013-2015, che prevede interventi di efficientamento, recuperi di produttività e razionalizzazioni in tutti i settori dell'azienda, al fine di scongiurare l'ipotesi di oltre 6.000 esuberi.
Nel piano industriale, tra gli interventi di razionalizzazione previsti, ce ne sono alcuni riguardanti la chiusura della maggior parte delle sedi Caring Services (187, 191, 119) in tutto il territorio nazionale, tra le quali anche quella di Terni, che secondo le previsioni andrà in chiusura entro il 2014.
Nel corso della trattativa, le OO.SS., insieme al Coordinamento Nazionale RSU ed alle Segreterie Nazionali, hanno proposto all'azienda soluzioni in grado di poter rendere sostenibili i costi di struttura ed evitare l'ipotesi della chiusura di Terni, ipotizzando anche possibili accorpamenti con altre sedi situate a poca distanza (Rieti e Viterbo) che figurano anch'esse tra quelle da chiudere. L'azienda, ha però rifiutato di prendere in considerazione le proposte sindacali, rendendosi disponibile solamente a diminuire di poco la soglia dimensionale delle sedi presa a riferimento per stabilirne la chiusura, ora fissata a 46 addetti rispetto ai 50 previsti in origine (condizione che non consente, ad oggi, di evitare la chiusura sia di Terni che delle altre sedi sopracitate, tutte al di sotto di tale soglia).
Le OO.SS., in considerazione del fatto che le chiusure sono comunque previste entro il 2014 e che, pertanto, c'è ancora un arco temporale abbastanza ampio a disposizione, hanno richiesto l'intervento delle Confederazioni CGIL, CISL e UIL provinciali di Terni, al fine di avviare un tavolo di confronto con le istituzioni locali (Regione, Provincia e Comune) per ricercare ogni possibile soluzione in grado di scongiurare la chiusura dell'ultimo presidio Caring Services di Telecom Italia dell'Umbria.
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