Il fondatore e amministratore delegato di Manifatture Cesari subentra a Pasquale La Gala, nel Cda anche la Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca
Tela Umbra si “rinnova”. Alla presidenza della cooperativa fondata nel 1908 dai baroni Franchetti è stato infatti chiamato l’imprenditore tifernate Stefano Romolini, fondatore e amministratore delegato di Manifatture Cesari, azienda umbra specializzata dal 1988 nella realizzazione di capi in jersey, punto di riferimento nel settore tessile dell’alta gamma per qualità e digitalizzazione dei processi produttivi, entrata a far parte da un anno del Gruppo Florence, leader in Italia nell’abbigliamento di lusso.
La nomina è avvenuta nell’ambito dell’assemblea, riunitasi lunedì (29 agosto) per il rinnovo del Consiglio di amministrazione e ha salutato l’ingresso nella compagine societaria dello stesso Romolini e della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca che, nel segno della riunificazione ideale del patrimonio culturale e storico del patrimonio dei baroni Franchetti, ha preso il posto lasciato dal Comune di Città di Castello, in ottemperanza alle disposizioni della riforma Madia sulle società a partecipazione pubblica.
Con Romolini, sono entrati a far parte dell’esecutivo che guiderà la cooperativa le socie lavoratrici Tiziana Bani e Natalia Giulietti, il presidente dell’ASP G.O. Bufalini Giovanni Granci e Angelo Capecci, presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca. Nella riunione seguita all’elezione, il Cda ha provveduto anche a nominare la stessa Tiziana Bani vicepresidente di Tela Umbra.
Il cambio della guardia è arrivato a seguito della rinuncia alla rielezione da parte del presidente uscente Pasquale La Gala che, nonostante l’invito delle socie lavoratrici a rimanere, ha ritenuto concluso il proprio compito alla guida della cooperativa dopo i due mandati ricoperti a partire dal 2016. Il sindaco e gli assessori al Commercio e alla Cultura sono intervenuti all’assemblea dei soci per ringraziare il professor La Gala, il Cda uscente e le socie lavoratrici per “l’ottimo lavoro svolto a servizio della comunità tifernate per la custodia e valorizzazione del patrimonio di Tela Umbra” e per ratificare l’uscita del Comune dalla compagine societaria.
Per espressa volontà del consiglio di amministrazione, l’innovazione gestionale e produttiva dell’attività della cooperativa convivrà con il mantenimento e la continuazione della tradizione tessile del laboratorio, nel rispetto della volontà dei baroni Franchetti. “Raccoglierò l’eredità importante dei baroni Franchetti, precursori non solo di una produzione di qualità che ha saputo resistere al tempo ma anche dell’emancipazione femminile, e del professor La Gala, che insieme alle socie lavoratrici ha fatto davvero un lavoro eccezionale in questi anni, cercando di dare il contributo della mia esperienza nel settore tessile per far crescere Tela Umbra in direzione della produzione di alta gamma, che si confà al pregio e alla qualità della lavorazione artigianale di questa storica realtà di Città di Castello”, ha dichiarato Romolini.