Apre l’11 novembre “La Bella Stagione”, la stagione del Teatro Subasio di Spello curata da Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale con il prezioso sostegno del Comune di Spello.
Quest’anno la nuova stagione si carica di “Energia Creativa”, motto che è stato scelto per rispondere a una realtà che sempre di più mette a rischio l’energia vitale di tutti. Il Teatro raccoglie la sfida dell’”essere o non essere” e, senza ombra di dubbio, Fontemaggiore decide di esserci. La proposta artistica della “Bella Stagione”, articolata su più livelli, propone una pluralità di linguaggi con l’intenzione di raggiungere un pubblico più vasto possibile. Il criterio scelto per costruire il cartellone è stato quello di rivolgersi sia al panorama nazionale, con nomi conosciuti e di prestigio, sia a quello regionale, valorizzando aspetti peculiari e inediti.
In tutto, otto spettacoli in programma: l’11 novembre “Grazie della squisita prova”, un interessante confronto tra la compagnia Vetrano/Randisi, maestra del teatro di prosa, con la giovane realtà teatrale Kepler-452; il 25 novembre “L’angelo e la mosca. Commenti sul teatro dei grandi Mistici” di Massimiliano Civica svela insegnamenti profondi dell’arte teatrale con comicità e ironia; il 2 dicembre “House We Left” di Mamimò, Teatro Piccolo Orologio è la conferma della ricerca di talenti e di nuove proposte alla base delle scelte di questo cartellone; il 16 dicembre Gabriele Portoghese, Premio Ubu 2020/2021, porta in scena “Tiresias”,testo del poeta rapper e performer londinese Kate Tempest, un progetto Bluemotion con la regia di Giorgina Pi.Il 5 gennaio Fontemaggiore rinnova il suo repertorio proponendo un concerto: “Oltre i Sogni lungo i Confini” del gruppo folk umbro Il ripostiglio delle Scope animerà le feste di Natale.Il programma prosegue con Francesco Montanari (nella foto), volto noto della televisione, che con “Play House” firma la sua prima regia in collaborazione con Davide Sacco; lo spettacolo è prodotto da Narni Città Teatro e rappresenta un punto d’incontro con la nostra regione. Il 3 febbraio “Cani” della compagnia Michele Bandini/Zoe propone un lavoro che indaga il delicato rapporto tra genitori e figli; il 3 marzo chiude la stagione “C’era una volta in Umbria” di Silvio Impegnoso, uno spettacolo in cui le vicende i una serie di personaggi, ispirati a persone realmente esistenti, si intrecciano in un viaggio che parte da Foligno e che arriva fino in Giappone.
È aperta la campagna abbonamenti a 8 spettacoli o a 4 spettacoli a scelta.