Dopo il successo di “Camomilla a colazione”, la compagnia Teatrotredici porta in scena la commedia “La zia di Carlo” di Thomas Brandon. Rappresentata per la prima volta a Londra nel 1892 , “La zia di Carlo” è un caso unico nella storia del teatro, uno dei testi più rappresentati al mondo. La commedia è stata il patrimonio di grandi attori del passato e del presente, come Erminio Macario, Lando Buzzanca e Tullio Solenghi. Una commedia costruita per fare ridere, dunque, e che ancora oggi suscita un vivo interesse con un richiamo ed un successo che non accennano a diminuire.
Una ricca zia emigrata sta per arrivare a Napoli perriabbracciare Carlo, suo unico nipote, e conoscere la sua fidanzata. Untelegramma annuncia però che ella tarderà. A Carlo non rimane altro che ingegnare una grande menzogna. Una menzogna non cercata ma costruita per una contingenza che coinvolgerà il maggiordomo, i burloni amici Giacomo e Federico e le pretendenti Kitty ed Emy. Qualcosa però non va per il verso giusto e la commedia si arricchisce dicomici intrighi con larrivo di personaggi inattesi.
Una recitazione non priva certo di una allegra ironia, ma assolutamente controllata, onde evitare sbilanciamenti e cadute di stile. Tutta la commedia, rigorosamente in costume dell’epoca, ègiocata su uno scambio di identità ed è articolata su un dialogo vivacissimo con una serie di trovate che sono proprie del repertorio farsesco.