Oggi pomeriggio si terrà la riunione del tavolo tecnico per le misure relative alla fase due. Tavolo al quale il sindaco ha invitato le associazioni di categoria e non i sindacati, come neanche le forze politiche di opposizione. Scelta che non è passata inosservata.
A stigmatizzare l’atteggiamento è Mario Bravi, segretario provinciale Spi Cgil, che parla di “atteggiamento antidemocratico e arrogante, che cozza con la storia civile di Foligno“. Bravi fa il paragone anche con la Governatrice leghista Tesei, che si è confrontata con le forze sociali. Cita il tavolo tecnico sui buoni spesa avviato con il Comune di Trevi. “Da Foligno arriva solo chiusura e intolleranza al confronto”.
“Crediamo che per uscire dalla crisi sia necessario cercare, nel rispetto dei ruoli, la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali, sociali ed economici poiché solo con l’unità di intenti ce la possiamo fare – scrivono Pd, Patto per Foligno e Foligno 2030 – Constatiamo che il tavolo è stato convocato, senza invitare le opposizioni e senza informare i gruppi consiliari”. Quindi le proposte: una raccolta di dati per esaminare i danni del Covid, un fondo straordinario che soddisfi le prime necessità e l’annullamento delle tasse comunali per tutto il 2020″.
Il centrosinistra stila anche una serie di idee sul medio periodo: difesa della sanità pubblica, sostegno al turismo, digitalizzazione della macchina amministrativa, assistenza agli esercizi commerciali per l’adeguamento alle disposizioni nazionali, aiuto ai più fragili, supporto alle strutture scolastiche per garantire a tutti il diritto allo studio, aiuto concreto alle famiglie e alle persone più fragili, sicurezza di cittadini e commercianti, in centro e nelle periferie.