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Tavolo al ministero per ex Pozzi, Riommi moderatamente ottimista

Si è tenuto oggi a Roma, nella sede del Ministero per lo sviluppo economico, l’incontro per fare il punto della situazione sulle aziende del Gruppo Casti, travolte dallo scandalo degli arresti del patron Gianfranco Castiglioni, del figlio e die due manager di primo piano. Erano presenti le delegazioni sindacali ed i rappresentanti istituzionali di ben cinque regioni: Umbria, Veneto, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna.

Riommi e Loretoni per l’ex Pozzi – Per l’Umbria, dove il gruppo è titolare degli stabilimenti spoletini Ims e Isotta Fraschini, era presente l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, accompagnato dal neoassessore comunale Angelo Loretoni. L’incontro è stato coordinato dal responsabile dell’Unità per le crisi d’impresa, Giampiero Càstano ed è stato convocato anche alla luce della richiesta della Regione Umbria in esito alla procedura di avvio dell’amministrazione straordinaria relativamente all’Isotta Fraschini.

Tavolo preliminare – “Si è trattato – ha detto Riommi a margine del colloquio – di un Tavolo preliminare alla gestione di una vicenda che, oltre alle pesanti ricadute sul piano industriale e occupazionale che si rischia di avere sul territorio umbro, rappresenta una crisi di portata nazionale per le dimensioni e la consistenza industriale del gruppo di aziende facenti riferimento alla Casti spa.

Attesa nomina commissari – L’incontro è stato positivo – ha aggiunto l’assessore -. Si sono infatti potute mettere a sistema, grazie alla collaborazione del Ministero, le informazione relative alla condizione attuale di tutte le aziende del Gruppo, anche nella prospettiva delle decisioni che saranno assunte dal Tribunale di Spoleto, il prossimo due luglio, relativamente all’udienza in cui verrà discussa la dichiarazione di stato di insolvenza di Isotta Fraschini srl. Per quella data il Ministero per lo sviluppo economico – ha concluso l’assessore – ha formalmente comunicato che verranno resi noti i nomi dei commissari giudiziali che saranno direttamente nominati del Ministro Guidi”.